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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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domenica 27 maggio 2018

BILANCIO: L'OREF "BACCHETTA" IL CAMPIDOGLIO


Il parere è “favorevole”, almeno sotto il “profilo della correttezza tecnico contabile” ma per i revisori dei conti dell’Oref - l’Organo di Revisione economico-finanziara - la variazione di bilancio è tutt’altro che ben fatta. Anzi. “Il solo equilibrio di bilancio non è condizione sufficiente - scrivono i Revisori - a garantire la tenuta e la stabilità dei conti, stanti le innumerevoli problematiche che coinvolgono Roma Capitale”. 
Vediamole, allora, queste criticità. 
La partenza e la fine sono segnate dal Trasporto pubblico locale.
Non bastassero le vicissitudini di Atac sia economiche che di gestione della quotidianità del servizio - tanto vicissitudini che l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, da mesi è data come sul filo del rasoio pronta a raggiungere gli altri suoi otto ex colleghi di Giunta - ci si mette anche Roma TPL il cui contratto di servizio con il Campidoglio sarebbe in scadenza fra 4 giorni. 
Scrivono i Revisori, infatti, che occorre “accelerare le procedure per la nuova gara per l’affidamento del servizio TL periferico”. 
Giusto due giorni fa, però, l’assessore Meleo ha annunciato, in una seduta congiunta delle Commissioni Mobilità e Bilancio, che il contratto con Roma TPL verrà prorogato di un anno e mezzo, fino al 1 gennaio 2020. Un “ritardo tecnico-amministrativo nella costruzione del nuovo bando”, spiegava la Meleo: insomma, incapaci di fare un bando, i 5Stelle ricorrono alle tanto demonizzate proroghe
Ma non c’è solo il problema della gara. Per i revisori contabili, ci sono enormi dubbi sulle entrate effettive “relative alle penali dei contratti TPL”. 
Scrive l’Oref: “la maggiore entrata derivante dalle penali da applicare ai gestori del TPO per il 2018 non è supportata dalla documentazione probante il calcolo e la previsione relativa al 2020 deriva esclusivamente da previsioni su dati storici non supportati da adeguati riscontri documentali, come peraltro già la previsione per il 2019”. 
Insomma, se non è una bocciatura di un conto di fantasia, poco ci manca. 
Infatti: “non è corretto determinare la copertura di un servizio e in generale determinare l’equilibrio di bilancio con risorse aleatorie e non stabili”.
La variazione di bilancio - secondo le tabelle dell’Oref - prevede per il 2018 maggiori spese per 25,6 milioni di euro, 51,2 milioni per il 2019 e 64,2 milioni di euro per il 2020 coperte, secondo il Campidoglio, con maggiori entrate derivate da cimiteri, Bus nella Ztl, penali per il TPL, car sharing, permessi per il centro storico, permessi a costruire e condoni edilizi cui vengono sommati anche 13,2 milioni derivanti dal fondo per la regolarizzazione dei pignoramenti e poco più di un milione di euro dal fondo di riserva, queste ultime due voci necessarie per “finanziare il contratto di servizio” per il trasporto pubblico locale. 

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