Poteva sembrare Lercio, il sito satirico di notizie (false) così grottesche da poter addirittura sembrare vere. Invece no: la strabiliante idea, l’arma segreta della Giunta Raggi per affrontare e risolvere il problema della giungla urbana dei parchi e delle ville sono le pecore. Parola dell’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, la stessa che non ha mai visto un topo a Roma.
Lo annuncia l'Assessore, seria seria, anzi, serissima, sulla propria pagina facebook in una mezz’ora di soliloquio con risposte a domande selezionate. Mezz’ora surreale: dopo un anno, 10 mesi e 2 settimane di governo Raggi della città (dei quali il 24% con Paola Muraro e il 76% con la Montanari all’Ambiente) il leit motiv è “stiamo elaborando”, “faremo”, “spero che”. Una lunga elaborazione per il contratto di servizio Ama, per la raccolta dei rifiuti, la pulizia delle strade, le potature e gli sfalci dell’erba.
Insomma, sentendo la Montanari parlare, pare ieri che questa Amministrazione si è insediata.
La perla arriva a metà del soliloquio, al minuto 16 e pochi secondi. Rispondendo a tale Simonetta che cita il castello di Berlino, la Montanari rivela tutto.
Al di là dell’errata citazione del Castello di Berlino (quello che esisteva è stato demolito nel 1950) a Berlino da un paio di settimane, è stato "assunto" un gregge di 40 pecore che è stato spedito nei giardini alla francese dello Schloss Charlottenburg - l’unico castello rimasto dell’epoca prussiana, iniziato all’inizio del 1700 e terminato oltre ottanta anni e 3 sovrani dopo nel più puro stile barocco - a tosare i prati sotto la supervisione del cinquantanovenne pastore Björn Hagge e del suo cane pastore, Julie.
“La sindaca Virginia Raggi - ha annunciato la Montanari - recentemente mi ha sollecitato l'utilizzo delle pecore e degli animali per effettuare questa attività, che già viene fatta al parco della Caffarella e che vorremmo estendere agli altri parchi e alle grandi ville. È un modo semplice, che fanno in altre grandi città come Berlino, ci sembra giusto e interessante”.
Che alla Caffarella ci siano greggi di pecore è cosa nota da oltre un decennio ma basta farci un giro per capire che le pecore non bastano e che ci sono intere zone con erba così alta da offrire un comodo riparo alle bisce.
Citare Berlino, poi, è un’altra bizzarria: il giardino alla francese prevede erba bassa ma aree curatissime con decorazioni geometriche. Per farsi un’idea, basta dare un’occhiata a Vaux-Le-Vicomte o i giardini di Versailles. Non proprio quello che abbiamo a Villa Borghese o a Villa Ada.
Il duo delle meraviglie, Raggi-Montanari, non è solo in questa battaglia: a Torino, la pentastellata Chiara Appendino invece delle pecore manda le mucche a brucare l’erba nella zona del Cimitero Parco. Tuttavia, anche a Torino insieme agli animali c’è il servizio giardini all’opera. Cosa che a Roma, nonostante l’annuncio della Montanari di altre 70 assunzioni fra i giardinieri, non pare funzionare. Ovviamente, coglie al volo l’occasione Coldiretti cui l’assist della Raggi pare manna dal cielo: “L’utilizzo di pecore per tagliare l’erba dei prati rappresenta un’interessante opportunità per lo sviluppo del settore agricolo”, dice David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio, che aggiunge: “il problema della manutenzione del verde si è aggravato pesantemente con la progressiva diminuzione del personale del Servizio Giardini, passato da 1.200 a circa 300 unità e chiamato a gestire un patrimonio immenso con 85mila ettari sui 129 mila totali. È evidente che questa ipotesi sarebbe vantaggiosa sia per l’ambiente, sia per il settore zootecnico, in forte difficoltà anche per l’aumento dei costi delle materie prime necessarie all’alimentazione degli animali. Inoltre, la presenza delle pecore potrebbe rappresentare un’occasione per riproporre una festa dalle antiche tradizioni, quella della transumanza”. Dopo le critiche politiche (i pd Foschi, Corsetti, Palumbo, Pedica) si attendono con ansia anche gli sfottò sportivi fra tifosi della Roma e della Lazio.
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