Interrogazioni senza risposta, ricorsi al Tar ancora pendenti (udienza sulle sospensiva fra una settimana), commissione aggiudicatrice contestata, lettere di diffida e un giro d’affari, quello della vigilanza armata delle sedi regionali, da una trentina di milioni di euro: questi gli ingredienti per un’altra di quelle storie di appalti col dubbio.
Chiariamo subito: per la Regione è tutto a posto, fra le pieghe di commi e articoli c’è una scappatoia o una risposta per tutto. Però i dubbi restano.
Andiamo per ordine. Fine 2018, la Regione mette a bando di gara d’appalto il servizio di vigilanza armata di tutte le proprie sedi. Sono sei lotti per un valore di poco superiore ai 29 milioni e mezzo di euro. Fra i criteri per l’aggiudicazione dei lotti viene specificato che “nel caso in cui un concorrente risulti primo in graduatoria in più lotti” potrà vincerne “fino ad un massimo di un lotto”.
Spiega Maurizio Silighini, a capo di uno dei concorrenti la New Master Police: “Ci siamo ritrovati con due problemi. Il primo è che alla stessa società la Regione ha assegnato tre lotti. Il secondo è la carenza dei requisiti di chi è stato chiamato a comporre la commissione aggiudicatrice. Per queste due ragioni abbiamo presentato un ricorso al Tar che è in discussione il prossimo lunedì, 28 settembre. La Regione, però, prima ci ha comunicato la proroga fino a dicembre (la New Master Police era una delle società “uscenti” del vecchio appalto, ndr) poi ad agosto ha improvvisamente accelerato i tempi aggiudicando la gara”. E ovviamente escludendo la New Master Police. Che non è l’unica ad aver presentato ricorsi: due sono stati presentati dalla Securitas Metronotte e uno dalla Italpol Vigilanza. Dei tre della Securitas, uno è stato rigettato dal Tar e appellato in Consiglio di Stato che dovrà discuterne il merito. L’altro, rigettate le richieste di sospensione cautelare, andrà in discussione il prossimo 28 settembre. Stessa sorte - discussione lunedì 28 - anche per quello della Italpol Vigilanza: rigetto della sospensione e discussione nel merito. E così, lunedì della prossima settimana i giudici amministrativi dovranno decidere nel merito dei ricorsi di Securitas, Italpol e New Master Police.
La sostanza dei ricorsi si basa intanto sul fatto che tre lotti su sei siano stati vinti dalla stessa società la Cosmopol di Avellino. “La Cosmopol SpA controlla la Cosmopol Basilicatasrl, la Cosmopol Security srl, la Poliziotto Notturno srl e la Cosmopol Puglia. Sta a pagina 5 del loro bilancio”, dice ancora Silighini portando la visura camerale.
E dalle determinazioni dirigenziali viene fuori che la Comsopol Security srl vince il lotto 1 di Frosinone e Latina, la Cosmopol Basilicata quello di Rieti e Viterbo bla Poliziotto Notturno il lotto 6 “Roma Capitale”.
Poi c’è il nodo della Commissione che ha aggiudicato i bandi. “Senza nulla togliere alla professionalità di chi è stato chiamato, la legge prescrive che almeno uno dei componenti di una commissione di gara debba essere esperto nella materia. E nessuno dei tre membri è un esperto di sicurezza armata”, dice sempre Silighini. Si legge nel testo del ricorso al Tar che stando al decreto legislativo 50/2016 la commissione deve essere “composta da esperti nello specifico settore cui afferisce l’oggetto del contratto” cioè la vigilanza armata mentre la Regione avrebbe selezionato “esperti nel settore della contrattualistica pubblica” che, aggiungono i ricorrenti, non sono esperti nemmeno in quel settore: uno è dirigente alla Direzione Bilancio della Regione e ha effettuato “verifiche amministrative presso gli Enti locali”, uno si occupa di “programmazione scolastica e servizi sociali” e ha ricoperto il ruolo di presidente nella gara per il servizio di soccorso sanitario di emergenza; e l’ultimo lavora anch’egli alla Direzione Bilancio della Regione.
Su questa gara vanno registrate due interrogazioni - una di Fabrizio Ghera, Fratelli d’Italia; e l’altra di Laura Corrotti, Lega - centrate su questi temi e rimaste senza risposta.
Risposta che dalla Regione arriva informale: che il Tar e il Consiglio di Stato non abbiano accolto alcuni ricorsi è la prova della correttezza dell’operato della Regione sulle tre aggiudicazioni alla Cosmopol. La commissione è stata nominata sulla base dello “sblocca cantieri” che ha sospeso una serie di norme. Vedremo lunedì prossimo chi avrà avuto ragione.
Nessun commento:
Posta un commento