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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 8 settembre 2020

AUTOBUS E METRO. È GIÀ CAOS



Ancora sei giorni: tanti ne mancano alla riapertura delle scuole, il prossimo lunedì 14 settembre. E Atac è già in sofferenza: il servizio bus inizia a manifestare problemi di sovraffollamento già ora, le metropolitane hanno i cronici problemi di accessibilità, i trenini da Ostia e da Viterbo saltano corse (Atac le chiama “rimodulazioni”) e quello sulla Casilina è già al quarto deragliamento in otto mesi.
Andiamo per ordine: lunedì si riparte con le scuole. In mezzo all’incertezza sui protocolli, all’arrivo dei banchi a rotelle, rimane aperto il problema del trasporto pubblico. Già oggi i social sono invasi di immagini di vagoni delle metro pieni e di bus stracolmi, di rispettare il metro di distanza non se ne parla proprio e, frequentemente, capitano sotto gli occhi foto o video con i posti a sedere nelle vetture tutti al completo. 
Il problema rischia di diventare ancor più esplosivo con il rientro a scuola degli studenti: una concentrazione di centinaia di ragazzi che andrà a sommarsi all’utenza ordinaria.
Il problema porta subito alla querelle politica: “Mentre la Regione Lazio pubblica un bando per l'affidamento di servizi di trasporto pubblico integrativi ai servizi di linea per dal 14 settembre, nell'ottica di rafforzare il Tpl in coincidenza della riapertura delle scuole, il Comune di Roma cosa fa? Praticamente nulla”, scrive il consigliere comunale Marco Palumbo (Pd) che aggiunge: “Finora la cronaca quotidiana ci offre la fotografia di bus sovraffollati, in barba alle prescrizioni sul mantenimento della distanza di un metro tra passeggeri, e corse insufficienti a soddisfare la domanda di trasporto pubblico che è destinata a subire un notevole incremento a partire da lunedì prossimo, con l'avvio delle scuole. A fronte di promesse di una riorganizzazione del servizio complessiva e di un ampliamento della flotta, la Giunta Raggi tanto per cambiare si fa trovare impreparata alla ripartenza. Difficile pensare che in una settimana si riesca a compiere il miracolo”.
Insieme alle carenze del trasporto di superficie, continuano a registrarsi i problemi cronici di accesso alle stazioni metro per disabili e persone a ridotta mobilità. Da giorni sul sito istituzionale di Atac è scomparsa la percentuale di efficienza degli “impianti di traslazione” (scale mobili, montascale e ascensori) e in compenso si moltiplicano gli avvisi di impianti fermi: solo ieri, per la linea A, tutti gli impianti fermi a Colli Albani, Arco di Travertino, Porta Furba, Numidio Quadrato, Lucio Sestio, Giulio Agricola, con Battistini in chiusura “per motivi tecnici” a mezzanotte. Per la B, disservizi vari a Termini, Tiburtina, Piramide (le tre fermate principali della linea) Eur Magliana, Colosseo, Monti Tiburtini, Santa Maria del Soccorso e Cavour. Con i funzionari Atac che spiegano: problemi dovuti a turni di personale scoperti e in mancanza degli operatori di stazione, per legge si devono spegnere gli impianti. 

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