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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 23 settembre 2020

ARRIVANO LE CARTELLE PAZZE TARI

 


l Comune tenta il colpaccio e prova a incassare tariffe rifiuti non dovute e i sindacati sono sul piede di guerra causa aumenti di stipendi a dirigenti, funzionari, quadri, insomma a tutti tranne che a chi i rifiuti li raccoglie davvero. Non bastassero le querelle antiche fra l’Amministrazione Raggi e i management aziendali che si sono succeduti (e caduti) dal 2016 a oggi sempre sulle stesse questioni di soldi, il quadro Ama olezza come le strade della città.
Punto primo: Tari non dovuta. Denunciano i capigruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Fabrizio Ghera, e in Campidoglio, Andrea De Priamo: “In questi giorni si stanno recapitando ai cittadini cartelle pazze Tari che terrorizzano gli utenti con importi che includono gli arretrati anche oltre i cinque anni. L’obiettivo è quello di spingere al pagamento immediato coloro che non sanno che per legge, dopo un quinquennio si considerano prescritti i versamenti non effettuati. Una mancanza di trasparenza che sembra mirata a massimizzare le entrate, anche considerando che il Comune di Roma non risponde alla richieste di rateizzazione inoltrate dai cittadini”. Precisano poi i due meloniani: “Ama è estranea alla vicenda che è tutta di Roma Capitale che sta riesumando un file di pendenze Tari pluriennali pregresse”.
Capitolo sindacati e aumenti di stipendi. Da mesi i giornali denunciano una serie di aumenti che Ama sta più o meno occultamente concedendo a pioggia a dirigenti, funzionari e quadri. L’Azienda ha sempre smentito, molto maldestramente, questi aumenti con delle immense supercazzole. Stavolta la denuncia parte dai sindacati. Scrive Alessandro Bonfigli, segretario regionale della Uilt: “Nell’ultimo incontro con Ama, dopo le svariate richieste di delucidazioni sull’erogazione di aumenti di stipendio corrisposti recentemente ad alcuni funzionari e dirigenti e nelle scorse settimane anche ai capo area (cioè impiegati tecnici che dovrebbero garantire l’organizzazione della pulizia della città), Ama conferma l’erogazione di tali incrementi economici giustificandosi di aver dato risposta attraverso propri comunicati stampa. I lavoratori operai idonei a tutti i servizi soni rimasti in 3800-4100, se consideriamo anche i parzialmente idonei. A costoro viene chiesto di fare praticamente tutto: raccogliere i rifiuti, spazzare le strade, coordinare le operazioni, dare spiegazioni ai cittadini, condurre gli automezzi. Invece di incentivare gli operai che non percepiscono un centesimo dall’operazione Giubileo si preferisce discutere di officine, mobilità del personale verso altri municipi e lavoro domenicale. Non una parola su obiettivi, miglioramento dei servizi erogati, performance raggiunte dai capo area e dirigenti promossi in una fase di gravissima congiuntura finanziaria”.



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