Condotta discriminatoria nei confronti delle persone disabili: con questa motivazione, Damiana Colla, giudice della diciottesima sezione civile del Tribunale di Roma, ha condannato Atac.
A rendere nota la sentenza è l’Associazione Luca Coscioni: il 29 aprile scorso, per la quinta volta, l’Azienda dei trasporti pubblici capitolini viene bacchettata in tribunale.
La vicenda è quella di Dario, persona con disabilità motoria costretto sulla sedia a rotelle il quale è rimasto bloccato dentro le stazioni metro Eur Fermi e Eur Magliana il 7 e il 17 settembre dello scorso anno a causa del mancato funzionamento degli ascensori.
“Ormai a Roma le persone con disabilità vivono una situazione non più sostenibile rispetto alla quale la Giunta e il sindaco, Virginia Raggi, devono cominciare ad assumersi per intero tutte le loro responsabilità, visto e considerato che l’attuale Sindaco di Roma durante la campagna elettorale aveva promesso un forte impegno della sua Giunta sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche”, scrive l’Associazione sul proprio sito lanciando.
Ancora ieri si continuavano a registrare gli oramai cronici disservizi sulle scale mobili: due giorni fa erano 70 gli impianti fuori uso. Ieri, un po’ di meno ma scale mobili fuori servizio anche a Eur Magliana - una delle due fermate che sono costate la condanna ad Atac - e a Piramide. Ascensori fermi a Marconi, San Paolo, Libia, Conca d’Oro e Termini in direzione Rebibbia. Sulla A, Cornelia, chiusa dal 30 dicembre scorso per la revisione ventennale (in ritardo) delle scale mobili, riapre oggi. La chiusura doveva durare tre, forse quattro mesi: è durata cinque mesi. A Baldo degli Ubaldi fuori servizio gli ascensori eppure erano stati revisionati - anche qui, per la revisione ventennale obbligatoria per legge - giusto a inizio gennaio dopo un fermo di 80 giorni. Scale mobili rotte a Cipro e Battistini; montascale fuori servizio a Giulio Agricola, Colli Albani, Spagna, Lepanto e ascensori fermi a Subaugusta.
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