Tirare fuori dal frigo la prima bottiglia di italico spumante: la fermata Spagna della metro A finalmente ha riaperto i battenti.
L’evento (quasi) storico è avvenuto ieri pomeriggio: l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, l’ormai noto Ustif, del Ministero delle Infrastrutture (competente a collaudare e dare l’ultimo ok per treni, binari, scale mobili e ascensori) ha completato le prove su tutte le scale mobili. Per il Ministero, quindi, “Atac può riaprire la stazione”. Che, pochi minuti dopo, finalmente riapre, anche se due scale mobili sono risultavano ancora ferme ieri nel tardo pomeriggio. Dopo 44 giorni consecutivi di chiusura, quindi, Spagna resuscita con 4 scale funzionanti sulle 6 esistenti.


Né sono mancate le polemiche, feroci, anche grazie alle dichiarazioni del sindaco, Virginia Raggi, e di altri esponenti 5Stelle romani, come Paolo Ferrara. A dar fuoco alle polveri, in realtà, era stata l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, che, andando in tv ad Unomattina, lo scorso 10 aprile, aveva annunciato - sempre senza uno straccio di contraddittorio - l’imminente riapertura di Repubblica e Spagna prima di Pasqua. A corredo, poi, la clamorosa “scoperta” che la manutenzione delle scale mobili sembrava non essere fatta a norma ma con “fascette metalliche” invece che con la sostituzione dei pezzi. Peccato, però, che nei post e nei video del Sindaco e di altri esponenti 5Stelle romani venisse omesso che l’appalto in questione era stato creato, fatto e assegnato sotto questa Amministrazione, che il vincitore della gara si era aggiudicato l’appalto per la manutenzione con un ribasso pari al 49,73% e che i disservizi non solo erano iniziati subito ma che Atac li aveva registrati già da un anno, tanto che l’Azienda di Trasporto aveva preso la decisione di revocare l’appalto non per gli ultimi disservizi ma proprio per quelli vecchi. Con molti mesi di ritardo.
Tutte questioni che la comunicazione social dei grillini comunali aveva riattizzato. Ora, fidando che Spagna “regga”, restano da riaprire Repubblica e Barberini, per le quali Atac non fornisce ufficialmente nessuna data.
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