Settecentocinquanta tonnellate al giorno: tante ne lavora - ne lavorava - l’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) di proprietà di Ama a Rocca Cencia. Che, da ieri, ha smesso di funzionare: s’è rotto il nastro trasportatore per gli scarti pesanti che è collocato al termine del processo di lavorazione e del quale non è possibile fare a meno.
Ancora nel pomeriggio, i tecnici di Ama stavano smontando le paratie d’acciaio che proteggono il percorso del nastro, operazione necessaria per poter effettuare una diagnosi e, quindi, capire se si tratta di un guasto facilmente riparabile oppure se l’intervento di ripristino richiede lavori più profondi.
Si lavora comunque per riaprire l'impianto già da oggi, ma bisognerà prima completare la diagnosi sul guasto.
Il problema, però, è assai serio: dopo l’incendio di via Salaria, l’altro impianto TMB di Ama, all’Azienda era rimasta attiva solamente Rocca Cencia. La rottura e la conseguente sospensione delle attività riduce a zero il trattamento dei rifiuti “fatto in casa”, quindi senza costi da pagare a terzi, e alza l’asticella - 750 tonnellate al giorno - di quanto Ama dovrà ricorrere ad altri soggetti, pubblici o privati, pagando. Il che significa che i già periclitanti bilanci di Ama dovranno subire, almeno per qualche giorno, uscite straordinarie per pagare il trattamento di 750 tonnellate al giorno di rifiuti. E che, se non dovesse arrivare l’ok dagli altri stabilimenti - un processo che riguarda anche la Regione Lazio che, se non fosse già previsto, deve autorizzare l’aumento di tonnellate trattate - sarebbe un problema anche per la città.
Non a caso, ieri, Ama ha diffuso una nota stampa in cui oltre a replicare ai sindacati - Cgil e Cisl - che avevano annunciato la notizia della rottura di Rocca Cencia, l’Azienda ha anche rivolto un appello ai romani: “a fare al massimo grado la raccolta differenziata, separando correttamente tutti i materiali riciclabili, conferendo ciascuna frazione (organico, vetro, carta, plastica e metalli) negli appositi contenitori e non abbandonando mai rifiuti a terra”.
Secondo l’amministratore unico di Ama, Massimo Bagatti, “Chiediamo a tutti, alle utenze commerciali e domestiche di accompagnare con un comportamento corretto e virtuoso lo sforzo che l’Azienda sta compiendo sui servizi di raccolta, in particolar modo in questo periodo caratterizzato da una complessa gestione a causa delle manutenzioni in alcuni impianti. Abbattere lo stock di rifiuti indifferenziati si può: è fondamentale la collaborazione di tutti per una gestione dei rifiuti più responsabile”.
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