Settecentocinquanta tonnellate al giorno: tante ne lavora - ne lavorava - l’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) di proprietà di Ama a Rocca Cencia. Che, da ieri, ha smesso di funzionare: s’è rotto il nastro trasportatore per gli scarti pesanti che è collocato al termine del processo di lavorazione e del quale non è possibile fare a meno.
Ancora nel pomeriggio, i tecnici di Ama stavano smontando le paratie d’acciaio che proteggono il percorso del nastro, operazione necessaria per poter effettuare una diagnosi e, quindi, capire se si tratta di un guasto facilmente riparabile oppure se l’intervento di ripristino richiede lavori più profondi.
Si lavora comunque per riaprire l'impianto già da oggi, ma bisognerà prima completare la diagnosi sul guasto.

Non a caso, ieri, Ama ha diffuso una nota stampa in cui oltre a replicare ai sindacati - Cgil e Cisl - che avevano annunciato la notizia della rottura di Rocca Cencia, l’Azienda ha anche rivolto un appello ai romani: “a fare al massimo grado la raccolta differenziata, separando correttamente tutti i materiali riciclabili, conferendo ciascuna frazione (organico, vetro, carta, plastica e metalli) negli appositi contenitori e non abbandonando mai rifiuti a terra”.
Secondo l’amministratore unico di Ama, Massimo Bagatti, “Chiediamo a tutti, alle utenze commerciali e domestiche di accompagnare con un comportamento corretto e virtuoso lo sforzo che l’Azienda sta compiendo sui servizi di raccolta, in particolar modo in questo periodo caratterizzato da una complessa gestione a causa delle manutenzioni in alcuni impianti. Abbattere lo stock di rifiuti indifferenziati si può: è fondamentale la collaborazione di tutti per una gestione dei rifiuti più responsabile”.
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