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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 8 maggio 2019

CAMPO TESTACCIO SENZA SPERANZA


Si parlava di riqualificazione, restyling, sopralluoghi e litigate fra il Campidoglio, sponda Daniele Frongia, assessore comunale allo Sport, e il Municipio I, sponda il presidente Sabrina Alfonsi. Ora, per Campo Testaccio si avvicina la conclusione della storia. O, meglio: si avvicina la fine. Perché il Comune, dopo aver sbandierato urbi et orbi la volontà di rimettere in piedi lo storico campo di calcio che fu il terreno di gioco della Roma Testaccina, fino al 1940, ora lo ha sbattuto in ultima fila, fra gli impianti di competenza dei Municipi. 
La denuncia è di Alessandro Cochi, responsabile Sport di Fratelli d’Italia ed ex consigliere comunale: “Declassificare Campo Testaccio a livello di impianto municipale e non più comunale, è solo uno modo per scaricare il problema sul Municipio che non ha personale né numericamente sufficiente né con le competenze giuste per predisporre bonifiche, manutenzioni e bandi. Per non parlare delle carenze di soldi nei bilanci dei Municipi. In Piemonte viene recuperato lo stadio Filadelfia del Grande Torino, qui su Campo Testaccio si fanno passi indietro
La storia è oramai datata: nel 2006 viene deciso dal Comune di farci un parcheggio sotterraneo da 300 posti auto, uno dei famosi parcheggi del PUP (Piano Urbano Parcheggi), un progetto, che risale all’epoca Rutelli sindaco, per la realizzazione di parcheggi sotterranei sparsi per le aree più congestionate della città. La ditta che, nel 2008, vinse l’appalto, dopo la costruzione del parcheggi, avrebbe dovuto ripristinare il campo da gioco. I lavori avrebbero dovuto concludersi nel 2011 ma siamo nel 2019 e la buca - perché nel frattempo Campo Testaccio non esiste più: è diventato un’enorme buca - è ancora lì.
Spiega il presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi (Pd): “Fin dall’inizio del mio mandato ho chiesto che Campo Testaccio venisse derubricato dalla lista dei PUP e restituito alla collettività, per sanare questa grande ferita nel territorio. Dopo tre anni di governo 5Stelle in Campidoglio mi sembra che questo sia è l’unico risultato che è stato ottenuto. Di tutti gli incontri fatti con l’assessore Frongia sulle diverse ipotesi di riqualificazione dell’area ora resta questo misero risultato: ci restituiscono una buca, senza nessuna ipotesi di recupero”. 
Questo perché l’Assemblea Capitolina ha approvato la delibera 30 dell’aprile scorso con la quale Campo Testaccio viene inserito fra gli “impianti sportivi di rilevanza municipale”.  “A questo punto - continua la Alfonsi -  la consideriamo una sfida, e ci metteremo subito al lavoro. Ci attiveremo immediatamente per richiedere in Bilancio le risorse necessarie per procedere alla sistemazione dell’area, anche per gradi. È già stata convocata una Commissione consiliare per le valutazioni del caso”.

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