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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 28 maggio 2019

EUROPEE; SALVINI SI PRENDE IL LAZIO


Se c’è un responso netto dalle urne, nel Lazio, è quello dato dall’affermazione della Lega di Salvini che è il primo partito del Lazio con il 32,66% dei voti, avendone incassati in totale 793.888. La classifica, poi, porta il PD di Zingaretti al secondo posto con il 23,79% dei voti (578.253 schede), poi il Movimento 5Stelle che con 436.102 consensi pari al 17,94%, si aggiudica la terza posizione.
Buono il risultato di Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni raccoglie quasi 219mila voti, cioè il 9%. Molto meno bene Forza Italia che galleggia con meno di 165mila consenti al 6,78%. E la lista di chi, nel Lazio, supera il quorum del 4% finisce qui. Sotto la soglia, vanno il raggruppamento +Europa della Bonino e Italia in Comune di Pizzarotti e di Pascucci che supera di poco il 3%. Molto più distaccati gli altri: La Sinistra, appena sopra il 2%, Europa verde sotto il 2%. Da prefisso telefonico la presunta onda nera: Forza Nuova allo 0,12 e CasaPound allo 0,51% che riesce a far risultare storica l’affermazione dell’alleanza del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi con l’Alternativa Popolare dell’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che raggranellano un miserrimo 0,3% in tutto il Lazio con meno di 7.400 voti.
Scendendo poi all’esame delle cinque province del Lazio, la geografia politica cambia leggermente.
Il podio - Lega prima; Pd secondo e M5S, terzo staccassimo - si ripresenta a Roma provincia, in provincia di Rieti e in quella di Viterbo. Nonostante il buon risultato del Pd sul Roma città dove è la prima forza politica, quando il quadro si allarga agli altri 121 Comuni della Provincia l’esito torna quello canonico: Lega a sfiorare il 30%, Pd quasi al 27% e M5S molto sotto il 19%. A Rieti e Viterbo il distacco è ancor più rilevante: Lega oltre il 41%, Pd appena sotto il 19 e M5S mestamente sotto il 17%.
Diverso il quadro nelle province di Frosinone e di Latina: qui la Lega è sempre prima, quasi il 41% in Ciociaria e quasi il 39% nell’area pontina, ma al secondo posto si collocano i grillini: quasi il 19% a Frosinone e quasi il 17% a Latina mentre la terza piazza se la aggiudica il Pd con il 16% nel frusinate e meno del 15 in provincia di Latina. 
A livello provinciale, Forza Italia strappa la quarta posizione solo a Latina (12% scarso) mentre in tutte le altre province è appannaggio di Fratelli d’Italia (9% scarso a Roma provincia, 8 a Rieti, 8,5 a Viterbo, quasi il 9% a Frosinone).
Per +Europa e Italia in Comune l’unico risultato degno di nota arriva proprio dalla provincia di Roma, territorio del sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, dove il rassemblement consegue quasi il 3,5%. In tutte le altre province, si oscilla fra l’1,7 e il 2,5%.
Qualche sorpresa viene dall’analisi dei voti di preferenza. Va ricordato che il collegio è composto dalle regioni dell’Italia centrale, quindi, oltre il Lazio, anche da Toscana, Umbria e Marche. Centrando, però, l’analisi sulla regione, viene fuori il buon risultato di Luisa Regimenti che si piazza terza, dietro Salvini (che presumibilmente opterà per il collegio del Nord) e Cinzia Bonfrisco. Dietro la Regimenti, portata da Zicchieri e Tripodi, Santori e Durigon, si piazza Matteo Adinolfi, portato sempre da Zicchieri e Tripodi.
Nel Pd, invece, spicca il quarto posto di Massimiliano Smeriglio, uomo di punta della Giunta Zingaretti, che si colloca nel Lazio dietro Simona Bonafe’, Pietro Bartolo e l’uscente David Sassoli
In Fratelli d’Italia, invece, a parte la capolista Giorgia Meloni che stacca di molte lunghezze gli altri, spicca il secondo posto di Nicola Procaccini, sindaco di Terracina, e il terzo di Fabrizio Ghera, consigliere regionale. Non positiva la prova di Alfredo Antoniozzi, solo quarto nel Lazio. In Forza Italia brilla l’uscente Antonio Tajani, primo, secondo De Meo portato da Claudio Fazzone e molto staccato, quarto, Amedeo La Daga di Antonello Aurigemma.

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