L’ufficialità ancora non c’è perché manca ancora la firma di Paola De Micheli (Pd), successore di Danilo Toninelli come Ministro delle Infrastrutture. Però dal Campidoglio filtrano le prime notizie circa i progetti presentati per l’approvazione e finanziamento ministeriale per il Piano Urbano della Mobilità sostenibile (Pums).
Finanziati la funivia Battistini-Casalotti (uno dei cavalli di battaglia della Raggi), il nuovo tram sulla Palmiro Togliatti e l’acquisto di 50 nuovi tram.
Il Comune aveva inviato al Mit l’elenco di sette opere nell’ambito del bando annuale per il finanziamento del Tpl urbano in tutta Italia: oltre la funivia Battistini-Casalotti, erano state inserite la seconda funivia fra Eur e Magliana, i tram sulla Tiburtina, su via Cavour e sulla Palmiro Togliatti, la trasformazione, con prolungamento, dell’ex ferrovia concessa Termini-Giardinetti e il finanziamento di 50 nuovi tram di ultima generazione.

La nuova funivia Battistini-Casalotti costerà 109 milioni e sarà lunga 3,85 km. Si tratta di una cabinovia molto simile a quelle che si possono trovare nelle località sciistiche, da cui si distingue per un solo elemento caratteristico, la presenza di 7 stazioni: Battistini, Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus, Collina delle Muse-Gra e Casalotti. Tra queste ultime due fermate sarà poi realizzato un ponte per la sicurezza del Grande raccordo anulare.
L’impianto ha una capacità di trasporto di 3.600 persone all’ora, grazie a cabine da 10 posti con sedili reclinabili ad una frequenza di una cabina ogni 10 secondi. Il tempo di trasferimento tra Casalotti e Battistini è di 17 minuti e 34 secondi. Non è però previsto un collegamento diretto tra il capolinea a Battistini e l’omonima fermata della linea A della metropolitana. La fune sarà sorretta da 41 pali, alti tra i 18 e i 36 metri.
Il nuovo tram sulla Togliatti, infine, è la prima tratta della futura linea 10, definita sui documenti del Pums la “nuova tangenziale tranviaria esterna”, ovvero un tram che partirà dal nodo di Ponte Mammolo e arriverà a San Paolo, intersecando 5 direttrici di penetrazione verso il centro della città: la linea B, la linea Ferrovia Laziale 2 (Tiburtina-Tivoli), la nuova linea 4, la linea Termini-Tor Vergata, la linea C e la linea A. Da Cinecittà, in futuro, la linea potrebbe essere prolungata verso l’Appia Antica e il Parco degli Acquedotti con nodo di scambio sulla ferrovia Roma-Ciampino per poi proseguire su Vigna Murata, Grottaperfetta, Tor Marancia Caravaggio, Giustiniano Imperatore fino a Basilica di San Paolo. Al momento il progetto presentato riguarda la tratta centrale di circa 7 chilometri tra Ponte Mammolo e Subaugusta per un costo di 185 milioni di euro.
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