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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 6 settembre 2019

ATAC, TI PORTA OVUNQUE MA NON IN STRADA


Da una parte, la vulgata grillina di “Atac pubblica che rinasce”. Dall’altra, gli impietosi dati del mondo reale, quelli di Atac, per altro, sul servizio effettivo reso all’utenza. L’Azienda di via Prenestina ha diffuso il dato sul servizio reso all’utenza a maggio di quest’anno. Partiamo con le buone notizie: le metropolitane vanno bene. Le tre linee, A, B/B1 e C, a maggio hanno assicurato quasi il 100% di rispetto delle previsioni del contratto di servizio. Il record di buone novelle lo porta a casa la A: a maggio erano programmate corse per un totale di 321mila e spicci chilometri e ne sono stati percorsi quasi 323mila e mezzo. Anche le altre, tutto sommato, specie se paragonato al servizio di superficie, sono andate bene: lo scostamento finale del servizio sotterraneo è dello 0,05% sul programmato. Va evidenziato, tuttavia, che questo dato numerico non conteggia le chiusure delle stazioni centrali, Repubblica, Barberini e Spagna, ma solo i chilometri percorsi.
Note dolenti: il servizio di superficie. La tragedia vera la registrano gli autobus. Avrebbero dovuto percorrere quasi 8 milioni e 300mila km ma si sono fermati poco sopra i 7 milioni: una perdita di quasi 1,25 milioni di km pari a un -15% sul servizio programmato.
Discorso analogo per filobus (122mila km percorsi contro i 158mila previsti poi a -22%) e per i tram (358mila percorsi contro una previsione di 439mila, -18,5%). Sarebbe ancor più tragico anche il report per i bus elettrici (4.661 km percorsi contro i 31.269 previsti, pari a un -85%) ma qui si sconta la reimmissione in servizio dei piccoli Gulliver di epoca veltroniana che necessitano di un po’ di pazienza per il rodaggio. 
L’analisi di quanto diffuso da Atac, però, diviene più interessante raffrontando il periodo gennaio-maggio del 2019 con analoghi periodi del 2017 e del 2018. Lasciando fuori i bus elettrici assenti nelle rilevazioni da novembre 2017, emerge un sostanziale drastico peggioramento del servizio reso dai bus: -2% fra il 2018 e il 2017 cui si somma un altro -1,6% fra il 2019 e il 2018. In sostanza, fra i 35milioni e spicci km prodotti da Atac nei primi 5 mesi del 2017 si è scesi ai 33,7 del 2019. Andamento analogo per i tram, passati da 1milione 860mila km prodotti nel 2017 a 1,739 del 2019; e per la metro C che nei primi 5 mesi 2017 segnava 628mila km percorsi e nel 209 si ferma a 512mila. Al contrario, migliorano le performance dei filobus (353mila nel 2017 e 588mila nel 2019) e della metro A (1,44 milioni nel 2017 e 1,53 nel 2019) mentre per la B l’andamento è altalenante ma sostanzialmente stabile: 1 milioni 514mila km percorsi nel 2017, calo a 1 milione 436mila nel 2018 e risalita a 1 milione 516 nel periodo gennaio-maggio 2019. 
Fonte: elaborazione su dati Atac (https://www.atac.roma.it/page.asp?p=223)
In ottica concordato preventivo si registra l’aumento della distanza fra servizio programmato e reso. In pratica, per i servizi di superficie, nel 2017 (gennaio-maggio) si era registrato uno scostamento di 4milioni 771mila km fra quelli effettivamente percorsi (37,2 milioni) e quelli programmati (42 milioni). Per il 2019 questo scostamento si è attestato a una perdita di 6 milioni 067 mila km fra la strada percorsa effettivamente (36,1 milione) e quella programmata (42,6 milioni), un aumento del 37% abbondante del "buco".
Fonte: elaborazione su dati Atac (https://www.atac.roma.it/page.asp?p=223)
Per Atac il problema finale sta nelle carte del concordato: l’Azienda prevedeva un aumento dei km percorsi del 3% nel 2018 sul 2017 e del 10% nel 2019 sul 2018. Il primo, mancato, il secondo impossibile da raggiungere anche con l’arrivo (lontano) di tutti i 227 bus turchi.



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