*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

domenica 18 agosto 2019

LAMPEDUSA, IL CAPO DELL’EQUIPE MEDICA: “MICA M’INVENTO LE MALATTIE”



Stanno bene o stanno davvero male i migranti a bordo della nave spagnola Open Arms? Secondo il medico che guida il presidio sanitario di Lampedusa, Francesco Cascio, i migranti stanno “benissimo” tranne una ragazza “con un’otite”. Per i medici volontari a bordo dell’imbarcazione spagnola erano così gravi da dover essere sbarcati rapidamente, ben prima che Salvini si arrendesse al volere del premier, Giuseppe Conte.
L’accusa - formulata in modo capzioso - è che Francesco Cascio, il medico di Lampedusa, sia un uomo di destra, essendo stato deputato di lungo corso sia alla Camera che all’Assemblea regionale siciliana prima per Forza Italia e poi per l’NCD di Angelino Alfano. L’assioma, quindi, nemmeno troppo velatamente insinuato, è che la sua diagnosi (“stanno bene”) sia una sorta di “diagnosi politica”, un po’ come i 6 o i 18 politici del ‘68 nei licei e nelle università.
E la questione è molto più complessa di quanto appaia in prima battuta: perché le condizioni sanitarie dei migranti a bordo delle navi delle ONG sono da sempre state utilizzate per spiegare la necessità e l’urgenza dello sbarco, anche forzando le disposizioni delle legittime autorità nazionali. E strumentalizzate: tanto da chi spinge per lo sbarco, quanto da chi lo sbarco lo contesta. Quasi superfluo ricordare i casi, ad esempio, di Carola Rackete e della sua situazione “disperata a bordo” o di quel mondo che fa girare foto palesemente taroccate come l’ultima, quella di una festa a Londra con ragazzi di colore muscolosi spacciati falsamente per migranti scesi dalle navi.
La prossima settimana, il dottor Cascio sarà sentito dalla Procura a proposito della sua dichiarazione sullo stato di buona salute dei primi 13 migranti sbarcati dalla Open Arms. “Mi fido dei miei medici, i referti sono chiari”, risponde Cascio alle agenzie. “Non so cosa sia successo: se a bordo di Open Arms ci sono naufraghi con le patologie descritte nella relazione dal Corpo Italiano di Soccordo dell’Ordine di Malta (Cisom) - scabbia, emorragia vaginale; ndr -  non sono gli stessi che sono stati fatti sbarcare, perché le loro condizioni erano buone, tranne un caso di otite facilmente curabile”. E alle insinuazioni di diagnosi politiche, Cascio replica: “Se c'è qualche cretino che pensa che io possa fare falsificare un referto o è un cretino o è in malafede. È da pazzi pensare che io possa avere detto che i migranti visitati stanno bene solo per fare una marchetta a Salvini. Io sono un medico, innanzitutto, e parlo con i referti. Se su tredici migranti visitati, che secondo alcuni medici Cisom erano gravi, solo una giovane aveva una otite, cosa posso farci io? Mica posso inventare malattie che non esistono. Vorrei solo sottolineare che io sulla nave non ci sono stato. I medici neppure”, aggiunge, spiegando che i 13 migranti visitati e che “stanno benissimo” sono i primi fatti scendere dalla Open Arms proprio per motivi sanitari. “Io mi sono limitato solo a dire che le persone visitate stavano bene, nient'altro. Io non ho fatto affermazioni politiche o filosofiche - aggiunge - ho solo risposto citando referti dei miei due medici di cui uno con 40 anni di attività di Pronto soccorso".
Lunedì, dopo qualche giorno di vacanza il dottor Cascio rientrerà al presidio di Lampedusa e sarà ascoltato dalla Procura che intanto ha disposto un’ispezione sanitaria sulla nave spagnola.

Nessun commento:

Posta un commento