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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 3 agosto 2019

EUR, ANZIANI "SFRATTATI" DALLA CASA DI RIPOSO


La denuncia parte dall’associazione di tutela dei consumatori, Codici: c’è una casa di riposo per anziani, all’Eur, i cui ospiti devono essere trasferiti su ordine del Municipio. Ad agosto
E non è un caso di malasanità - come spiega l’avvocato di una trentina di famiglie, Nicola Sanitate - quanto un caso di malaburocrazia: “Non mi era capitata ancora una struttura dalla quale gli ospiti non vogliono andar via per quanto si trovano bene”.
La struttura in questione è la Casa di riposto San Francesco di Paola, nel IX Municipio. Spiega il Codici: “Tutto nasce nel gennaio scorso, quando il Municipio IX impone la chiusura alla struttura in quanto ’l’attività veniva esercitata senza i previsti titoli autorizzativi. In due successivi controlli, eseguiti dalla Polizia locale a marzo ed a luglio, è stata accertata l’inottemperanza a tale ordine, che ha fatto scattare un’azione che rischia di causare gravi conseguenze”. Le conseguenze sono facili da capire: in pieno agosto la struttura potrebbe essere chiusa. “È una vicenda di ordinaria follia burocratica e di insensibilità. Il 30 luglio - spiega il segretario nazionale di Codici Ivano Giacomelli - i parenti degli anziani ospitati presso la casa di riposo dell’Eur hanno ricevuto una lettera dal Municipio IX, che li invita a ricollocare i propri cari presso un’altra struttura entro e non oltre 10 giorni. Come si può pensare che i familiari possano trovare un altro centro, qualificato e con posti disponibili, in meno di due settimane e per altro in piena estate? Rimaniamo basiti di fronte all’ultimatum ed al comportamento del Municipio IX. Non è possibile che i problemi di una struttura ricadano sugli anziani ospiti, che praticamente si ritrovano sotto sfratto, e sui loro familiari. Per queste ragioni chiediamo agli uffici di spiegare in che modo intendono assicurare la continuità assistenziale degli ospiti e di informare tempestivamente i parenti di eventuali ulteriori sviluppi di questa brutta vicenda”.
Abbiamo contattato la direzione amministrativa della Casa di Riposo ma, su consiglio dei propri avvocati, non è stato rilasciato alcun commento alla vicenda. 
Al contrario, parla l’avvocato Sanitate: “Fra poco, depositerò un atto per bloccare questa decisione che, appare, contraddittoria. A gennaio, quando venne fatto il primo rilievo, la Casa di Riposo presentò una serie di documenti per risolvere il problema. Da quel momento, è iniziata un’interlocuzione con gli uffici del Municipio che è andata avanti per tutti questi mesi coll’obiettivo di risolvere il problema. All’improvviso, il 30 luglio, con l’avvicendamento del dirigente dei servizi socio-sanitari municipali, ci siamo trovati di fronte a questa accelerazione che, appunto, sembra contraddittoria. Qui, il problema non è quello cui purtroppo le cronache ci hanno abituato frequentemente, cioè di mala sanità, ma quanto quello di problemi burocratici. Che, però, non possono ricadere sulle spalle delle persone. Tra l’altro, non è solo il mese di agosto ad essere problematico, ma anche in altro periodo dell’anno, 10 giorni di preavviso per trovare un’altra sistemazione sono troppo pochi”.

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