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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 28 agosto 2019

ARRIVA IL TETTO PER IL CENTRALE DEL TENNIS



Il “Centrale del Tennis” del Foro Italico si avvia ad avere una copertura. Lo ha deciso la Giunta Raggi che, ieri, ha approvato una delibera congiunta dei Dipartimenti Sport e Urbanistica, che, nell’ambito di una pluriennale valorizzazione del quadrante Stadio e Foro Italico, prevede un futuro concorso internazionale di progettazione per realizzare la copertura del campo da tennis sul quale si disputano gli Internazionali di Roma.
Molti ancora i passaggi da completare per un iter, quello della valorizzazione, iniziato nel lontano 2005: si parte con la firma di un protocollo di intesa fra Campidoglio, Coni, la nuova Sport & Salute (che ha preso il posto della vecchia Coni Servizi nella gestione di tutto il complesso del Foro Italico e dello Stadio Olimpico), Ministero per i Beni culturali e Regione Lazio. 
A questo è servita la delibera approvata ieri in Campidoglio, ad autorizzare il Sindaco alla firma di questo protocollo di intesa con il quale ognuno dei soggetti coinvolti si impegna “ciascuno per le proprie competenze, a porre in essere i procedimenti, le iniziative e le attività idonee” alla “riqualificazione architettonica e funzionale” del Centrale del Tennis. Il “progetto perseguirà obiettivi di alta qualità architettonica e urbana, prevedendo la realizzazione di una copertura mobile in grado di garantire un pieno utilizzo dell’impianto polivalente al coperto allineandosi agli standard prestazionali richiesti” dalle federazioni internazionali di tennis e “consentendo in tal modo alla città di Roma di poter continuare ad ospitare il Torneo Internazionale del circuito ATP”.
Ciascun Ente coinvolto ha il proprio ruolo: il Comune assicurerà “ogni necessario supporto allo svolgimento delle attività tecniche e amministrative”; Sport & Salute, oltre che pagare, sarà impegnata a produrre i documenti preliminari per la redazione del progetto. Il Ministero, attraverso la Soprintendenza, dovrà effettuare una “valutazione dei vincoli” che gravano sull’intero complesso del Foro Italico e a lavorare per identificare la “più idonea” procedura utile a garantire “un’alta qualità architettonica” della ristrutturazione. Un po’ più sfumati i compiti di Regione (“piena collaborazione per le attività tecniche e amministrative”) e del Coni (“massima collaborazione e pieno sostegno istituzionale”).
Roboante il canonico post su facebook del sindaco, Virginia Raggi: “Abbiamo dato via libera a una delibera che prevede la valorizzazione architettonica di un polo strategico dello sport a Roma”, scrive, sorvolando sull’inizio - Veltroni sindaco, anno 2005 - di questa “valorizzazione architettonica”. Seguono i ringraziamenti di rito a “Daniele Frongia, assessore allo Sport, e all’assessore all'Urbanistica, Luca Montuori, per aver lavorato a questo obiettivo”. 
Spiega, poi, il Sindaco: “A breve sottoscriveremo un protocollo d'intesa con Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Lazio, Coni, Sport e Salute Spa: quest'ultima società farà partire un concorso di progettazione internazionale per la riqualificazione del Foro Italico, che tenga conto dei suoi caratteri originari, garantisca un'alta qualità architettonica e preveda la copertura mobile del Centrale”.
Il vero banco di prova di questo intervento sarà proprio il rispetto dei “caratteri originari” del Foro Italico, ideato e realizzato dall’architetto Enrico Del Debbio, fra la fine degli anni ‘20 e l’inizio degli anni ‘30 del secolo scorso, pur se completato dopo la guerra.


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