Si stanno disputando, in questi giorni a Roma, le Olimpiadi della Disinformazione.
Al momento, con le prove di ieri, balza in testa Repubblica, seguita a ruota dal Corriere della Sera.
Chiude, sconsolato, e con grande distacco dalla Coppi di testa, Il Messaggero che si avvia verso una mestissima retrocessione.
Il balzo odierno di Repubblica rasenta le vette della perfezione: la polemica - non troppo velata - fra il ministro dei Beni Culturali, Bray, e il sindaco Marino sulla vicenda della corsia preferenziale dei Fori Imperiali viene trasformata in un amore incondizionato fra Campidoglio e Collegio Romano e in una querelle fra il Ministro e la capogruppo del PdL in Assemblea Capitolina, Sveva Belviso.
Andiamo per ordine.
Massimo Bray, ministro per i Beni Culturali, tira una vera e propria staffilata sulle gengive a Marino.
"Caro Ignazio - è la sostanza delle dichiarazioni del Ministro - sulla vicenda Fori-Colosseo non puoi fare come cazzo ti pare ma devi sentire i cittadini".
Rido ancor pensando se una cosa del genere l'avesse detta il povero Francesco Maria Giro ad Alemanno: Repubblica ci sarebbe andata avanti tre mesi in prima pagina!
Replica un Marino piuttosto stizzito - come pare che accada ogni qual volta non gli venga detto sissignore - "Aaaah Massimo, ma che mi vuoi venire a spiegare come si fa il Sindaco? I residenti li ho interpellati e continuerò a farlo".
Chi abbia sentito Marino - a giudicare da quanto male la stanno prendendo i residenti di Esquilino, Monti e rioni del Centro - è un mistero gaudioso, perché certo i 13 della gauche au velò (versione mariniana della gauche au caviar) non è che siano proprio un campione molto rappresentativo.
Ma cos'è il genio, si chiedevano il conte Mascetti e i suoi Amici Miei?
E, poi, il delitto di lesa maestà: per una volta, invece di starsene nell'angolo, in silenzio a leccarsi le ferite della débâcle elettorale, interviene uno del centrodestra, l'ex vice sindaco Sveva Belviso,oggi capogruppo PdL.
"Caro Massimo, qualora non lo sapessi noi stiamo raccogliendo firme per un referendum che cancelli 'sta sciocchezza. Vieni e firma".
E, qui, il secondo colpo di genio.
Il ministro Bray fa una precisazione che non precisa: "io parlavo del parco archeologico più grande del mondo": una precisazione che, secondo i bene informati, arriva dopo una telefonata di fuoco fra il Sindaco (incazzato) e il Ministro (sorpreso).
Telefonata a parte, torniamo alle Olimpiadi.
Solo Repubblica non ha capito bene chi parlava a chi e di cosa.
Non si parla del Tridente, ma del Colosseo-Fori, cioè della corsia preferenziale già creata.
Il quesito dei commercianti riguarda il Tridente.
Ma - ed ecco la motivazione per cui la giuria assegna la medaglia d'oro per la Disinformazione, edizione "primo Trimestre Marino" a Repubblica - la chiosa di Bray, organizzata così come pubblicata oggi, sembra una smentita alla Belviso!
Complimenti. L'etichetta del giornalismo di parte è perfetta!
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