Il lodo arbitrale del 2012 fra Roma Metropolitane e il Consorzio Metro C è valido. Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza, emessa a marzo 2019, con cui la Corte d’Appello respinge le richieste di Roma Metropolitane di impugnare quel lodo, dando, quindi, ragione a Metro C e chiudendo la vicenda. La storia nasce quando la stazione appaltante, Roma Metropolitane, richiede a Metro C una serie di varianti al progetto originario. Tutte queste varianti hanno un costo che Metro C chiede di coprire. A settembre 2011 viene riconosciuta ragione a Metro C - un accordo da 230 milioni di euro - da parte di Comune, Regione e Stato come finanziatori dell’opera e, con un “lodo parziale” Roma metropolitane viene condannata a pagare anche 13 milioni e spicci di “maggiori oneri” a Metro C. Roma Metropolitane, però, impugna nel dicembre 2012 il “lodo parziale” in tribunale.
A marzo 2019 arriva la sentenza e le motivazioni sono state pubblicate un paio di giorni fa. In 13 pagine la Corte d’Appello fa letteralmente a pezzi le linea difensiva di Roma Metropolitane, respingendo in modo secco e perentorio la richiesta di annullare quel lodo.
Ora, con la pubblicazione della sentenza, il lodo parziale 2012 è definitivamente valido e per Roma Metropolitane si avvicina l’ora di aprire il portafogli e pagare i 13 milioni del 2012 con gli interessi.
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