
Ci sono poi le incognite: al momento sarebbero stati acquistati solamente 150mila kit per tamponi, da un’unica società in due diverse riprese. Decisamente pochi per il fabbisogno dell’intera Regione. E nell’elenco ci sono almeno due determine per pagare, un altro milione e 300mila euro, il trasporto di merci da Shangai a Fiumicino con due diversi voli. Cosa effettivamente portassero non è indicato (c’è solo il numero dei colli, il volume e il peso) quindi non si può attribuire questa ulteriore spesa a uno specifico bene, mascherine o tute o chissà che altro.
Molte di queste forniture sono in ritardo: quasi tutte dovevano essere già completamente consegnate al magazzino regionale di via Bel Poggio, quello dove ieri il presidente Zingaretti si è recato annunciando come un grande successo l’avvenuta consegna di 9 milioni e 662mila mascherine. Un terzo o poco meno di quante dovrebbero già esserci e che poi, come spiega la De Vito: “vengono rimandate indietro. Dal Santo Spirito oggi hanno consegnato alcune chirurgiche rispedite al mittente perché non sicure. Noi chiediamo trasparenza. Qui si stanno spendendo decine e decine di milioni di euro e vogliamo avere la certezza di quel che compriamo e come lo compriamo. C’è un coordinamento con quanto compra il Governo? Con gli acquisti fatti dai direttori degli Ospedali?”.
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