Nessuna “fake news”, come da giorni strepitavano a sinistra. E, anzi, l’ammissione: “Con Eco Tech abbiamo sbagliato”.
Questo è l’elemento più importante emerso ieri mattina dalla seduta congiunta delle Commissioni Bilancio e Protezione Civile del Consiglio regionale del Lazio sulla vicenda “mascherine fantasma” e l’intero stock di acquisti fatti dalla Regione per l’emergenza Coronavirus.
ZINGA ANCORA IN FUGA
Non si sono visti neanche da lontano Nicola Zingaretti, presidente della Regione, e il suo assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che proprio non hanno ritenuto necessario connettersi alla seduta, pur essendo stati formalmente invitati a farlo. Al loro posto, Daniele Leodori, vicepresidente della Giunta.
TULUMELLO CONNESSO IN SILENZIO
Per dovere di cronaca va detto che anche il Capo della Protezione Civile regionale, Carmelo Tulumello, era connesso. Ma è rimasto solo un nome nell’elenco dei partecipanti: mai visto né in viso né in voce.
48 DETERMINE IN 36 GIORNI
Le spiegazioni di Leodori sono articolate su 42 pagine di slide che prendono in esame il periodo che va dal 2 marzo all’8 aprile. In 36 giorni solari sono state emanate 48 determine per acquisti necessari a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Dopo l’8 aprile lo Stato ha deciso che le Regioni non potevano più fare acquisti in autonomia ma pagati fai fondi nazionali. Quindi, lo shopping compulsivo del Lazio si è fermato.
Stando alle carte fornite da Leodori, con queste 48 determine la Regione ha speso 105 milioni e 701mila euro “interamente a carico delle risorse stanziate dal Governo” anche se l’ammontare effettivo degli impegni di spesa è superiore ai 130milioni di euro. Con questi soldi sono stati pagati, in tutto o solo come anticipo, 22 diversi fornitori.
34,5 MILIONI DI MASCHERINE COMPRATE
Sinteticamente, Leodori ha riassunto cosa la Regione ha comprato. Il dato più consistente è quello delle mascherine. In totale ne sono state acquistate 34 milioni e mezzo: quasi 13 milioni di chirurgiche, oltre 17,6 di FFP2 e poco più di 4 milioni di FFP3.
Poi il resto: dai calzari alle tute (che “sarà la prossima emergenza”, ha detto Leodori), agli occhiali e via dicendo.
I CONTI NON TORNANO
A seguire, Leodori, dopo aver spiegato le grandi difficoltà del momento, ha fornito un dettaglio di una serie di comande, sottolineando quelle consegnate in Protezione civile.
Però guardando i numeri di Leodori i conti non tornano: su 34,5 milioni di mascherine ordinate, nei magazzini della Protezione civile, alla data del 19 aprile, ne risultavano poco più di 15,1 milioni. C’è un buco di poco meno di 20 milioni di pezzi. Che non possono essere solo quelle della Eco Tech.
IL CASO ECO TECH
Perché c’è un caso nel caso: quello della Eco Tech, il vaso di Pandora di tutto questo caos.
Sinteticamente: la Regione ordina alla Eco Tech nove milioni e mezzo di mascherine. Che non arrivano. Quindi, si va all’annullamento dell’atto che, però, poi viene riconfermato. Leodori spiega: “A oggi l’unico vero problema è la consegna delle mascherine Eco Tech Se ci accorgiamo di essere stati truffati a piazzale Clodio ci andiamo insieme. Possiamo aver sbagliato qualche atto”.
Sinteticamente: la Regione ordina alla Eco Tech nove milioni e mezzo di mascherine. Che non arrivano. Quindi, si va all’annullamento dell’atto che, però, poi viene riconfermato. Leodori spiega: “A oggi l’unico vero problema è la consegna delle mascherine Eco Tech Se ci accorgiamo di essere stati truffati a piazzale Clodio ci andiamo insieme. Possiamo aver sbagliato qualche atto”.
Della partita Eco Tech sono arrivati solo 2 milioni di chirurgiche. Quindi, mancano ancora 7,5 milioni di pezzi. Perciò, sui dati di Leodori c’è un buco nelle consegne di 13 milioni di altri pezzi che non sarebbero ancora arrivati.
POLEMICA SUI PREZZI
Per dimostrare la bontà delle scelte fatte dalla Giunta Zingaretti, Leodori ha sostenuto che i prezzi cui il Lazio ha acquistato fossero convenienti e, a sostegno, ha citato alcuni prezzi pagati da altre Regioni. Citazione di 5 euro al pezzo per le chirurgiche per l’Abruzzo che smentisce categoricamente. Abbiamo chiesto alla Regione Lazio di dare copia di questa delibera. Risposta: “chiedetela all’Abruzzo”.
OPPOSIZIONI INSODDISFATTE
Manco a dirlo, se per i consiglieri di maggioranza è tutto a posto, per le opposizioni siamo ancora in piena bagarre: “non sono arrivate risposte a nessuna domanda specifica” è più o meno la posizione di De Vito (M5S), Corrotti e Tripodi (Lega), Colosimo, Righini, Pirozzi e Ghera (FdI). Si aggiunge Simona Baldassarre (eurodeputata Lega) “sconcertanti le parole di Leodori”.
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