Finisce la pace politica imposta dall’emergenza Coronavirus fra il Campidoglio e la Regione Lazio. Ieri, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha scritto una lettera vicepresidente della Giunta Regionale, Daniele Leodori: i fondi regionali per i buoni pasto ancora non sono arrivati e le procedure sono cavillose. Risponde la Regione: polemiche fuori luogo, pagamenti già effettuati e i soldi saranno disponibili lunedì.
Primo punto dell’attacco della Raggi, i fondi che non arrivano: “Roma Capitale sta operando nei termini di legge per velocizzare la distribuzione dei buoni pasto ai cittadini che ne hanno bisogno, la rete di consegna è stata attivata e abbiamo già sottoscritto i necessari rapporti contrattuali per le forniture di ticket cartacei e virtuali attraverso una app dedicata, mentre la Regione Lazio non ha ancora adottato il provvedimento che trasferisce i relativi fondi”. Punto due, procedure cavillose: “appare poco produttivo da parte della Regione Lazio aver previsto un'erogazione di somme che per Roma Capitale diventa totalmente svincolata da quella statale, in quanto da attribuire ai singoli municipi, organismi di decentramento territoriale e non Comuni a tutti gli effetti. Una maggiore lungimiranza da parte della Regione Lazio avrebbe consentito un'unica procedura di acquisizione di beni e modalità di distribuzione, evitando di prevedere due procedure pressoché contestuali e addirittura divergenti, una centrale e una periferica, che finiscono per generare criticità gestionali”. Ultima nota: Roma, pur avendo la metà della popolazione del Lazio, riceve solo un terzo dei 19 milioni regionali.
In serata la risposta della Regione arriva dall’assessore ai Servizi sociali, Alessandra Troncarelli che respinge le polemiche della Raggi e spiega: “i 378 mandati di pagamento relativi ai 21 milioni di euro dei Bonus-Spesa destinati ai Comuni del Lazio e al terzo settore sono stati già eseguiti e lunedì mattina saranno in banca, nel frattempo Roma capitale avrebbe dovuto predisporre l’assegnazione, cosa che sembra non aver fatto; la distribuzione dei fondi si è basata su un riparto demografico e quelli della capitale, proprio come chiedeva la sindaca, sono stati destinati all'Ente e non ai Municipi. La delibera lascia autonomia al Comune su tutto, compreso il calcolo redistributivo sui medesimi Municipi. Speriamo di evitare perdite di energie almeno sull'assegnazione a Roma Capitale di 12.5 milioni di euro con cui sostenere i cittadini per il pagamento degli affitti. Comunque se la Sindaca non riesce ad attuare il provvedimento siamo pronti a trasferire i fondi direttamente ai Municipi della capitale”.
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