La nomina di Carmelo Tulumello alla guida della Protezione civile della Regione Lazio finisce davanti all’Autorità nazionale Anti Corruzione (Anac). L’esposto parte da Roberta Angelilli, membro dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia. Secondo la Angelilli, la scelta di Tulumello sarebbe viziata da una serie di errori procedurali il più grave dei quali riguarda proprio le gare d’appalto.
Tulumello è laureato in Giurisprudenza, ha comandato la Polizia Municipale di Fara Sabina, poi di Rieti, poi della Polizia provinciale di Rieti. È iscritto all’Albo dei Segretari comunali e provinciali.
A giugno 2016 Tulumello tenta di diventare sindaco di Fara Sabina con il centrosinistra: portato da Zingaretti, vince le primarie ma non la poltrona di primo cittadino, fermandosi al 27 e spicci per cento contro il 56% del candidato vincitore, Davide Basilicata.
La Regione a ottobre 2016 emana il bando per cercare il capo della Protezione civile.
A novembre, la Giunta Zingaretti, dopo aver ricevuto un totale di 10 candidature, sceglie proprio Tulumello.

Spiega la Angelilli: “Ironia della sorte uno dei due requisiti riguardava proprio le competenze relative alle procedure di acquisto di beni e servizi in contesto di emergenza. Esattamente il caso della clamorosa vicenda della ritardata fornitura delle mascherine, ancora aperta e sotto l’attenzione dalle autorità competenti. Insomma da quasi quattro anni abbiamo nel Lazio un capo della Protezione civile valutato dalla Giunta regionale secondo requisiti inesistenti nel bando di selezione. Su questo presenterò un esposto all’ANAC. Questa incredibile vicenda porta alla luce l'assoluta spensieratezza e superficialità con cui nella Regione Lazio si procede a nomine strategiche. In merito alla pasticciata gara sulle mascherine, l’inadeguatezza di Tulumello si basa proprio sulla paradossale circostanza di essere stato selezionato senza avere l’esperienza e la competenza per gestire affidamenti e gare”.
Nessun commento:
Posta un commento