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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 6 aprile 2019

TPL; GUASTI ANCHE ALLA METRO C


Agonia quotidiana e caos: il menu giornaliero che Atac fornisce a romani e turisti si arricchisce di nuove, fantastiche attrazioni. Ieri è stato il turno della Metro C: si rompe qualcosa nel sistema di alimentazione e Atac “spacchetta” il servizio: si sale a Pantano e si scende a Grotte Celoni da cui si prende un altro treno per scendere a Alessandrino da cui si prende un terzo treno per arrivare, finalmente, a San Giovanni. Stessa trafila, ovviamente, anche in direzione opposta. 
È chiaro che l’alternativa sarebbe stata la chiusura dell’intera linea, come spiegano fonti interne all’Azienda, e che si è preferito questa soluzione di emergenza per lasciare una parvenza di servizio all’utenza. 
Tuttavia, questo disagio si somma a quelli degli ultimi giorni: Repubblica, Barberini e Spagna della Metro A chiuse; Anagnina chiusa per il treno deragliato. Poi i ritardi, i treni lenti, le attese alle banchine, il sovraffollamento.
In mezzo a questo disastro pluriennale, il sindaco, Virginia Raggi, rilancia: “Ancora un'altra bella notizia che voglio darvi - ha detto visitando il mercato Portonaccio ieri mattina - fra poco arriveranno nuovi autobus, ricordiamo i 38 che sono già stati messi in strada e che hanno ripristinato linee che non esistevano più. Ne stanno arrivando altri 70 in affitto e probabilmente molto prima della fine dell'anno concluderemo la prima tranche d'acquisto dei 227, autobus nuovi che vengono costruiti per noi”. Peccato che i 70 di cui parla il Sindaco non siano nuovi ma usati;  che - parole sue dal palco di Italia a 5Stelle - se ne attendevano 600 nuovi, già acquistati; e che i 227 che gli stabilimenti turchi di IIA - la ditta italiana, poi passata in mani turche, vincitrice dell’appalto Consip cui fa riferimento l’acquisto delle vetture da parte del Comune di Roma - non è dato sapere se e quando inizieranno la produzione e, quindi, quando inizieranno ad arrivare queste nuove vetture. 
Non poteva mancare un po’ di can can politico. Scrive il coordinatore di Roma e Provincia di Italia in Comune, Dario Nanni, che, dopo aver ripercorso le vicende degli ultimi mesi, conclude: visto che invece di una metro, si prende un treno regionale “invito l'Amministrazione Comunale a prendere in considerazione l'ipotesi di rimborsare i viaggiatori così come accade in caso di ritardo orario dei treni”.
Più secco il vicesegretario Pd Roma, Mariano Angelucci: “Mentre la sindaca Raggi e il M5S continuano giornalmente a raccontare la Città che non c’è, i cittadini Romani vengono continuamente umiliati”.

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