A Natale mancano solo 70 giorni e il Campidoglio sta cercando di evitare, pubblicando un avviso di sponsorizzazione, per una volta, il ripetersi della triste parabola di Spelacchio e i suoi fratelli, l’abete che, lo scorso anno, ha battuto sia il record di mediocre miseria di “Povero Tristo”, l’albero del primo Natale della Raggi in Campidoglio, che quello del cono gelato di Alemanno del Natale 2011, considerati fra i più brutti della storia cittadina. Almeno fino all’arrivo di Spelacchio, considerato “bello” solo dai super fedelissimi supporter grillini.
Sei mesi fa, il Comune aveva tentato la strada del bando pubblico: l’8 giugno era stato pubblicato un avviso “per la ricerca di manifestazioni di interesse volte a sostenere mediante liberalità la realizzazione del tradizionale albero di Natale in Piazza Venezia per le festività 2018”. Insomma, si voleva che i privati donassero gratuitamente a Roma “un simbolo particolarmente evocativo dei valori della solidarietà e della partecipazione comune”, pagando anche organizzazione, installazione, addobbi, trasporto, montaggio e smontaggio.
Un appeal così intenso, quello del Campidoglio targato 5Stelle, che, a luglio, le buste non si sono aperte semplicemente perché nessun privato ha deciso di investire “liberalità” nel nuovo Spelacchio.
E così, trascorsi i mesi estivi, stavolta si prova la sponsorizzazione, un metodo diverso che, se non altro, concede al privato che paga un minimo di ritorno di immagine. Sperando, ovviamente, che questa volta sia Splendido e non Spelacchio a troneggiare di fronte l’Altare della Patria. Sul sito del Campidoglio è stato pubblicato un avviso che dà seguito al regolamento comunale che disciplina le sponsorizzazioni. Al momento, sarebbe giunta un’offerta che avrebbe un valore dichiarato di poco più di 376mila euro cui occorre sommare l’IVA.
Quindi, il Comune, con la pubblicazione dell’avviso, concede ad eventuali altri sponsor di presentare le loro controproposte entro il 12 novembre prossimo. Dopo di che, si sceglierà.
Fra le indicazioni emanate dal Campidoglio, c’è il fatto che l’albero sia un abete naturale, montato su un basamento verde nel quale va inserito il logo del Comune sul lato che dà verso via del Corso e su quello che dà verso Palazzo Venezia. Nella base potrà essere inserito uno schermo led a bassa luminosità con una dimensione massima pari a quella di una tv da 105 pollici. Per gli addobbi si va sul classico: rosso e argento, con puntale tradizionale. Occhio alle lucine: a led, tonalità calde, colori tradizionali, cioè rosso, oro, argento, verde e blu, e con effetti dinamici poco invasivi. Insomma, un albero classico che più classico di così non si può. Se non altro, sbagliarlo e farne un nuovo Spelacchio, sarà un’impresa da Guinness. Il fortunato vincitore dovrà occuparsi di selezionare l’albero, tagliarlo, trasportarlo, metterlo in posizione sicura, montarlo, allestirlo, fare gli allacci alla linea elettrica, decorarlo, pulirlo e sorvegliarlo. In cambio, lo sponsor avrà il diritto di inserire il proprio logo su tre lati (su quattro) della base dell’albero, potrà personalizzare addirittura 100 palle delle decorazioni, ovviamente, usare lo schermo led per la propria immagine.
Il tutto, stando al bando, dovrà essere pronto per l’8 dicembre, giorno in cui, tradizionalmente, si “inaugurano” gli alberi di Natale sia in casa che nelle piazze. Quindi, ripensandoci, di giorni reali all’inaugurazione dell’albero ne mancano solo 53.
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