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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 10 ottobre 2018

RAGGI: "LO STADIO SI FA. A MENO DI DISASTRI..."


A meno che non ci sia un disastro epocale, cosa che escludo perché tutte le istituzioni in conferenza dei servizi hanno dato l’ok, si procederà con lo stadio della Roma, eventualmente apportando le modifiche che servono. Io tenderei ad andare avanti a meno di disastri”.
Come in una danza, un passo avanti e uno indietro, Virginia Raggi, sindaco di Roma, torna a parlare del progetto della Roma di costruire lo Stadio a Tor di Valle. Progetto che si è impantanato dopo la deflagrazione dell’inchiesta Rinascimento che ha portato, il 13 giugno scorso, all’arresto di Luca Parnasi, il patron della Eurnova, società partner dei giallorossi nel progetto; di alcuni suoi collaboratori; e di Luca Lanzalone, l’avvocato factotum chiamato dalla Raggi e dai 5Stelle a dirimere l’intricata matassa del progetto dopo i sette mesi di Paolo Berdini alla guida dell’assessorato all’Urbanistica.
La Raggi torna a parlare di Tor di Valle, dunque, e lo fa - quasi oramai come fosse un tema da trattare in esclusiva - ai microfoni di RadioRadio.
Aspettiamo la risposta del Politecnico di Torino che valuterà la questione trasporti e che dovrebbe arrivare entro novembre”, ha aggiunto la Raggi, ritirando in ballo, appunto in questa specie di minuetto, la storiella del Politecnico di Torino. 
Ancora oggi, sul sito istituzionale del Campidoglio, non c’è traccia di alcun documento ufficiale, né una Delibera, né una Memoria di Giunta né una Determina dirigenziale che affidi a nome del Campidoglio qualunque cosa al Politecnico di Torino. Il Tempo aveva già denunciato, a metà settembre, questa carenza di autorizzazioni e, in risposta, c’era stato un furioso scaricabarile sull’assessorato alla Mobilità. Nulla è cambiato, quindi, da quel 13 giugno e, rimane aperto il quesito circa i termini cui la Raggi si riferisce quando parla del Politecnico: chi lo ha autorizzato? E a controllare cosa? E a quale costo che deve essere corrisposto - come lo stesso Sindaco ha chiarito a metà settembre - dalle casse comunali?  
Il Politecnico ci ha chiesto mi sembra un mese e mezzo o due mesi per riuscire a rivalutare la questione trasportistica. All’esito di questa perizia capiremo bene in che direzione muoverci. È evidente che per l’amministrazione andare avanti è importante, però, l’abbiamo sempre detto, lo stadio deve essere fatto bene, se ci sono dei dubbi su un elemento vanno chiariti. In caso bisogna recuperare quel minimo che, se dovesse essere, non è stato fatto e si va avanti. Il placet dell’amministrazione c’è e resta, però le cose devono essere fatte per bene. Se un’intercettazione getta un’ombra io credo sia doveroso per un’amministrazione capire e fugare quelle ombre”, ha asserito ancora la Raggi. 
Ovviamente, la chiusura in termini temporali di tutti questi atti è prevista per fine novembre, più o meno per quando la Procura potrebbe concludere le indagini e andare a processo. Anche perché continua la fronda dei consiglieri 5Stelle: non meno di 5 hanno spiegato alla Raggi che, a indagini aperte, in Aula mancherà il numero legale e non si voterà la variante urbanistica. 
Insomma, se da una parte ci sono dichiarazioni del Sindaco cui non sembra trovarsi un riscontro documentale nelle carte ufficiali del Campidoglio, dall’altro ci sono gli uffici che, da due settimane, hanno ricominciato gli incontri con i proponenti per concludere i lavori sulla Convenzione urbanistica mentre, Radio Trigoria parla di un avvicinamento molto forte di Pallotta e Starwood che potrebbero subentrare rapidamente a Eurnova, rilevandone la quota del progetto. 

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