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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 1 novembre 2017

BATTAGLIA SUI PONTI, LO STADIO IN STAND BY

Un’ora e mezza di colloquio fra Michele Civita, assessore regionale all’Urbanistica, e il suo omologo capitolino, l’architetto Luca Montuori. Tema principale, il progetto Stadio della Roma di Tor di Valle entrato nella seconda Conferenza dei Servizi a settembre, dopo le modifiche apportate al progetto a seguito dell’approvazione della nuova delibera di pubblico interesse targata Raggi e 5Stelle.
Colloqui che non hanno prodotto nulla di significativo: il tenore delle dichiarazioni ufficiali e di quelle ufficiose è attestato sul “incontro interlocutorio, clima costruttivo”, artifici diplomatici che segnano la netta distanza fra le posizioni di Regione e Comune. 
Il tema, alla fine, è sempre quello dei due Ponti. Quello di Traiano, progettato dalla Roma dentro il dossier Stadio, composto da due complanari sull’autostrada Roma-Fiumicino con svincolo a Parco de’ Medici e scavalco del Tevere, dal costo di circa 100 milioni di euro, pagati dai privati; inserito fra le opere di pubblico interesse nella Delibera Marino con cubature in compensazione, cassato, invece, dalla Raggi per arrivare al taglio delle Torri. 
L’altro, il Ponte dei Congressi, pagato dallo Stato, almeno 140 milioni di costo già stanziati  (ma al conto manca un finanziamento ulteriore di altri 25 milioni per la viabilità accessoria), sempre sull’autostrada Roma-Fiumicino, ma al’altezza di via Newton con ponte a senso unico verso la via del Mare.
Montuori, intercettato all’uscita: “Abbiamo sempre incontri costruttivi e andiamo avanti con il progetto e la conferenza dei servizi. Un progetto che comprende il Ponte dei Congressi e con quello andiamo avanti” e, ancora: “Noi abbiamo delle relazioni che dimostrano che il sistema con il Ponte dei Congressi si regge. È chiaro che oggi uno parla di due ponti invece di uno e queste sono altre considerazioni. Noi abbiamo un altro progetto e abbiamo lavorato bene, andiamo avanti così. È chiaro che gli incontri tecnici portano sempre qualche cosa di migliorativo: c’è un’idea, ci si confronta, si valuta, si sciolgono anche i dubbi”.
Senza bisogno di leggere troppo fra le righe, il Campidoglio resta arroccato sulla sua posizione: “Ponte dei Congressi o morte”. La Regione rimane sulle posizioni espresse dal presidente Zingaretti: “permettere ai tifosi di arrivarci e di uscirne in piena sicurezza”.


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