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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 4 luglio 2014

LE PULCI AL PIANO DI RIENTRO

Nelle 102 pagine del Piano di Rientro che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha presentato a Palazzo Chigi, ci sono alcuni elementi che destano un po' di perplessità. 
Diciamo che gli facciamo un po' le pulci.

Il primo punto che salta agli occhi è a pagina 75.
Si parla di Ama e di raccolta differenziata. Il paragrafo è intitolato "Dove eravamo".

Si legge:

"Il ciclo dei rifiuti di Roma Capitale è stato per molti anni interamente basato sulla discarica di Malagrotta. [...] Non è quindi un caso che al momento dell'insediamento dell'attuale Amministrazione (11 giugno 2013, n.d.r.) la raccolta differenziata fosse ferma al 25%".

La cifra è apparsa un po' bassa. 
Memori delle dichiarazioni ufficiali di Ama e della Giunta Alemanno, che parlavano di una percentuale a fine mandato sul 30%, siamo andati a chiedere conto ad Ama.

L'Ufficio Stampa di Ama comunica ufficialmente:

Il conto non torna, quindi. 
Ama dice che a giugno 2013 era il 30,37%. Nel documento ufficiale di Marino si parla del 25%. 

Proseguendo, sempre a pagina 75, il documento ufficiale di Marino cade in una evidente e matematica contraddizione.

Il paragrafo è il "Dove siamo" e si legge: avendo chiuso Malagrotta, si è "reso necessario fornire un impulso alla raccolta differenziata che ha prima superato il 30% (dato medio complessivo 2013 pari al 31%) ed è ulteriormente in crescita nel primo trimestre 2014, attestandosi nell'ordine del 37%".
Ora, la data dell'insediamento ufficiale di Marino Sindaco è l'11 giugno, l'ufficializzazione della Giunta è del 26 giugno e la prima seduta dell'esecutivo capitolino è del 30 giugno. 
In sostanza, o dobbiamo credere che dal 11 giugno al 31 dicembre la differenziata sia passata dal 25% al 37% - risultato matematicamente necessario per avere un dato medio nell'anno del 31% - e quindi sia poi rimasta ferma, oppure dobbiamo credere che nel documento ufficiale Marino sia incorso in uno scivolone matematico.

Tutto ciò, senza considerare che Ama certifica che i suoi dati sono aggiornati a inizio anno 2014, non al primo trimestre, e che per gennaio 2014 la cifra raggiunta è il 38% e non il 37%.

Non potendo pensare a un malizioso errore per mettere in miglior luce l'attuale Amministrazione e in peggiore la precedente, ci limitiamo a constatare questo macroscopico errore.

Vi è poi un altro passaggio un po' equivoco. Questo è più politico e riguarda la valorizzazione del patrimonio immobiliare di Atac.
Marino, nel suo documento ufficiale, asserisce che queste valorizzazioni possono portare nelle casse esauste e asfittiche di Atac una cifra oscillante fra i 210 e i 250 milioni (pag. 74).

Come? Vanno vendute tre ex rimesse e tre aree non edificate, "previa trasformazione urbanistica".
In sostanza, entro settembre prossimo per le aree non edificate ed entro giugno 2015 per le tre ex rimesse, vanno approvate delle varianti sulle "potenzialità edilizie" di queste aree. Insomma, vanno aumentate le cubature.
Le aree in questione sono:
  • l'ex rimessa Vittoria, una superficie utile lorda (SUL) di progetto di 15.156 mq;
  • l'ex rimessa San Paolo, SUL di 18.500 mq;
  • l'ex rimessa Tuscolana, SUL di 20.300 mq.
Queste tre dovranno essere approvati gli accordi di programma entro giugno 2015.

A queste tre, si sommano tre aree non edificate:
  • Via G. Severini, vicino il Centro Carni, SUL 45.000 mq;
  • Via E. Ortolani, vicino la omonima rimessa di Acilia, SUL 12.600 mq;
  • Via Libetta, alla Garbatella, SUL 27.900 mq
e queste dovranno essere approvate entro settembre 2013.

Ora, considerando i chiari di luna in Consiglio comunale fra la Giunta da una parte e il consiglieri di "maggioranza" dall'altra, nonché le lotte intestine non solo fra i diversi partiti che "sostengono" la Giunta Marino ma anche fra le diverse anime del PD, appare quanto meno estremamente ottimistico credere che in un mese si possano approvare in Aula degli atti urbanisitci di così grande rilevanza. Atti che prevedono un incremento di 0,25 mq su mq: cioé di aumentare di un quarto la SUL per ogni area.
Un bel bocconcino per chi può costruire!



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