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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 1 luglio 2014

FARE CASSA CON LE MULTE (ILLEGITTIME?) AI ROMANI

Il bilancio capitolino, si sa, piange miseria. 
Niente di meglio, quindi, che ricorrere al vecchio sistema delle multe per far cassa

Certo, come dice il comandante dei Vigili, Raffaele Clemente - imposto da Marino dopo il duplice scivolone della rimozione del bravo (e rimpianto) Carlo Buttarelli e quello della nomina di Oreste Liporace, colonnello dei Carabinieri, scelto da Marino via curriculum e poi rimosso per mancanza di requisiti - "è solo per garantire la viabilità".




Fatto sta che, questa sera, intorno alle 23.10, una volante della Polizia di Roma Capitale era appostata, quatta quatta, sulla Tangenziale Est. Coincidenza strana, in un punto con l'illuminazione pubblica decisamente poco luminosa, all'interno di una curva, a luci spente, senza nessun segnale di preavviso acceso ma con l'autovelox molto ben funzionante.


La postazione furbetta dei Vigili

Poco prima del punto scelto dalla volante per fermarsi e piazzare l'autovelox, ci sono due cartelli di segnaletica stradale: il primo, quello del limite di velocità a 70 km/h. Il secondo, il classico cartello rettangolare che indica la possibilità di controllo della velocità.

Ecco come appare di giorno la postazione furbetta




Ed ecco la Municipale al lavoro


Se non che... siamo andati a cercare un po' di riferimenti normativi e, pur senza avere la pretesa di essere esperti in materia, ci sono un po' di sentenze, regolamenti e disposizioni che non sembrano essere state rispettate.

Iniziamo da: sentenza della Cassazione 13111/2009: stabilisce l'obbligo da parte dell'autorità di provvedere a segnalare preventivamente le apparecchiature (autovelox e tutor) utilizzate per la rilevazione e per la verifica del rispetto dei limiti di velocità.
L'articolo 142 del Codice della Strada, infatti, stabilisce - sempre secondo la Cassazione - che le postazioni di rilevazione della velocità debbano essere preventivamente e appositamente segnalate in modo da risultare ben visibili da parte degli utenti della strada.
E, certo, una strada piuttosto buia, in curva e senza nessun tipo di segnale attivato - le nuove vetture della Municipale sono dotate, oltre che di lampeggianti blu, anche di un pannello a messaggio variabile su cui gli agenti possono e debbono scrivere "autovelox", "incidente", "rallentare", etc etc. 

Vi è pure la più recente sentenza della Cassazione 13727/2011 che ribadisce la obbligatorietà della preventiva segnalazione delle postazioni di controllo anche in presenza degli agenti. 

Ci sono poi un paio di Decreti Ministeriali dell'agosto 2007 che stabiliscono regole piuttosto restringenti proprio per quel che riguarda la segnaletica: "In merito alla questione dell’utilizzabilità di segnaletica permanente nel caso di postazioni temporanee, il ministero precisa che per le postazioni temporanee possono essere utilizzati segnali collocati in modo permanente sulla strada solo quando la posizione delle postazioni è stata oggetto di preventiva pianificazione coordinata ed il loro impiego in quel tratto di strada non è occasionale, ma, per la frequenza dei controlli, assume il carattere di sistematicità. Limitatamente alle postazioni temporanee di controllo, la cennata esigenza di informazione preventiva può essere soddisfatta anche attraverso l’impiego di dispositivi luminosi a messaggio variabile installati su veicoli e collocati ad adeguata distanza dalla postazione stessa". 
Tradotto in soldoni: il cartello di segnaletica stradale fissa che indica un potenziale punto di controllo della velocità, non vale. Non essendo una postazione "abituale", questa deve essere segnalata di volta in volta.

Altro appunto: l'articolo 4 della legge 168/2002 che disciplina i controlli di velocità da remoto, dice che questi sono sempre possibili su strade "extraurbane principali" ma non sulle strade urbane ordinarie. Mentre per quelle extraurbane ordinarie e sulle "urbane di scorrimento" (è il caso della Tangenziale) occorre l'autorizzazione del Prefetto. Autorizzazione necessaria anche per la solita Cassazione (sentenza 3701/2011). 
Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, avrà autorizzato questa postazione?


Infine, siamo passati un paio di volte avanti e indietro a dare un'occhiata e a scattare foto: i Vigili, comodamente seduti in macchina - targa ED627ZL - sembrava stessero guardando la partita fra Germania e Algeria sull'Ipad.

Insomma, queste multe sono legittime? Qualche dubbio, francamente, viene... Anzi, più di qualche!

Ah, un'ultima annotazione: negli ultimi 8 giorni, è la terza volta che i Vigili si appostano in questo modo. Conoscendo la professionalità degli agenti di Roma, sorge anche spontaneo il dubbio che non vi siano ordini per incassare di più. 

Magari anche forzando un po' la mano...



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