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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 24 febbraio 2018

RINVIATO IL REGOLAMENTO SUGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI

Avevano indetto una conferenza stampa in pompa magna, il sindaco, Virginia Raggi, l’assessore allo Sport, Daniele Frongia, e il presidente della Commissione Sport, Angelo Diario, scomodando i Musei Capitolini per presentare il nuovo Regolamento sugli impianti sportivi comunali quasi fosse già approvato. Alla fine, invece, nella più strana seduta convocata in notturna (senza che si fosse sotto approvazione di Bilancio) che si sia mai vista, il Regolamento, scritto da Diario, al voto non ci è proprio arrivato. Rinviato a una successiva seduta, probabilmente martedì, con la discussione neanche iniziata.
Anche perché Segretariato generale e Dipartimento Sport del Campidoglio in realtà avevano consegnato i rispettivi pareri solo sul testo originale della delibera, depositato a fine novembre e non sui successivi emendamenti. Un testo iniziale duro, fortemente contestato dai concessionari degli impianti comunali già pronti a ricorrere al Tar. Così duro che, dopo mesi di incontri e tentativi di chiarimenti, Diario, con molto sano pragmatismo, aveva corretto, presentando una serie di emendamenti (alla fine saranno 51) in parte proposti da concessionari, Coni e Fdi. Solo che gli emendamenti, consegnati agli uffici per i pareri solo il 19 sera, hanno ricevuto pareri per metà negativi (24 no su 51 proposte); pareri negativi peraltro non tutti di natura tecnico formale ma anche stranamente di senso politico.
Una sorpresa giunta proprio alle 18 di giovedì sera, all’inizio della seduta di Consiglio.
Dopo un paio d’ore di altalena sul filo del numero legale, parlando di debiti fuori bilancio e di mozioni, al momento di aprire le danze sul testo del Regolamento, è arrivato il passo indietro.
Formalmente, su richiesta delle opposizioni - segnatamente del consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo - di fatto “per evitare di chiudere la seduta per mancanza del numero legale e doverla riconvocare magari nella mattina”, dice De Priamo e così, intorno alle 22 di giovedì si sono spente, per ora, le luci su questo testo.
Su carta, se non ci saranno ulteriori sorprese, se ne riparlerà martedì, a 5 giorni dal voto per le elezioni politiche e quelle regionali. Una scadenza che, per buon senso, dovrebbe suggerire di rinviare tutto alla settimana successiva, visto, soprattutto, che non vi sono scadenze improrogabili cui dover dare risposta.
Una chiusura legata al problema delle presenze del gruppo 5Stelle: Cristina Grancio, la pasionaria dell’Urbanistica, e Gemma Guerrini, salita alla ribalta per la vicenda del Cinema America, sono ai margini della vita del gruppo consiliare, in posizione sempre più critica e defilata. Entrambe assenti con la Guerrini per giunta malata, come in malattia sono Fabio Tranchina e Monica Montella. Quattro assenti che abbassano pericolosamente la maggioranza 5stelle sul filo del numero legale: non a caso, oramai, le opposizioni hanno adottato la tattica di essere presenti in aula, intervenire nella discussione, ma non votare obbligando, quindi, i grillini a rimanere compatti sui proprio scranni per non andare sotto.
E giovedì sera, complice una mozione legata alla legittimità del servizio di notifica dei tributi comunali attualmente svolto da Poste Italiane ha portato la consigliera Agnello - già legale per Poste Italiane - a doversi astenere dal partecipare al voto per conflitto di interessi. Risultato, maggioranza sotto, “salvata” dal voto contrario di Svetlana Celli (Civica Giachetti) orchestrato da Andrea De Priamo (FdI) che ha concordato con la maggioranza grillina il rinvio del Regolamento ad altra seduta in cambio del mantenimento del numero legale. Piccoli trucchi d’aula. Martedì ci si riproverà con il consigliere Diario che ha già stilato un sub emendamento che tiene conto dei pareri degli uffici: “La sostanza di ciò che abbiamo presentato in conferenza stampa con il Sindaco e l’assessore Frongia non cambia. Confermiamo tutte le indicazioni circa le novità contenute nel nuovo testo, la più grande delle quali è che per la prima volta, a differenza dei due precedenti testi del 1995 e del 2002, si interrompe il regime degli affidamenti provvisori”.

Chiosa la Celli: “Mentre i consiglieri di questa maggioranza si dilettano con i giochi di prestigio, risulta impossibile capire quale sia il testo finale e quale la strategia sullo sport del M5S a Roma”.

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