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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 19 settembre 2018

ATAC: DIMINUISCE IL SERVIZIO MA AUMENTANO I SOLDI IN CASSA


Il dato è duplice: il servizio di trasporto offerto all’utenza diminuisce ma, in compenso, nelle casse di Atac ci sono più soldi
È stato il presidente dell’Azienda di trasporto, Paolo Simioni, a illustrare lo stato dell’Azienda in una conferenza stampa insieme al sindaco di Roma, Virginia Raggi.
Atac chiude il primo semestre 2018 con un risultato in attivo di 5,2 milioni e un margine operativo lordo in aumento, a circa 42 milioni. 
Contemporaneamente: “Dagli 89 milioni di chilometri percorsi nel 2016 siamo passati agli 86 del 2017, stimiamo dunque che l’invecchiamento dei mezzi produca un 3% medio di diminuzione in termini di chilometri fatti", ha detto Simioni che, sui soldi aggiunge: “È la prima volta nella storia che Atac può vantare un utile netto di 5,2 milioni e un margine operativo lordo di 42 milioni, in crescita rispetto ai 35 milioni dell’anno scorso”.
Ovviamente, da una parte c’è il coro e le fanfare di giubilo, dall’altro quelle negative. 
"Sono soddisfatta - ha dichiarato la Raggi - qualcuno avrebbe preferito che Atac sparisse dalla faccia della terra. Quando abbiamo preso l’azienda era in uno stato comatoso ma noi abbiamo sempre pensato che Atac potesse essere risanata per diventare un fiore all’occhiello”. 
"Siamo fermi al libro dei sogni. Unico dato reale è la perdita di 3 milioni di chilometri in un anno, dovuta ai bus troppo vecchi. Un risultato pessimo", punta il dito la consigliera comunale dem Ilaria Piccolo. E la collega della lista Roma Torna Roma, Svetlana Celli, rincara: "Assistiamo da mesi a bus che prendono fuoco per mancata manutenzione, a gare per nuovi bus che vanno deserte. Dopo 27 mesi da questa amministrazione pretendiamo un cambio di passo”.
La cartina di tornasole sarà l’arrivo dei nuovi bus acquistati tramite la partecipazione diretta del Campidoglio a una gara nazionale gestita da Consip. 
Secondo Simioni: ”I 227 bus acquistati tramite la piattaforma Consip cominceranno ad arrivare da aprile 2019. È in lavorazione il revamping di 60 bus elettrici e questo vuol dire che si può cominciare a vedere l’ingresso di questi mezzi elettrici in strada da maggio in poi. Noi poi acquisteremo, a valere sugli anni 2020-21, un’ulteriore tranche da 250 bus in più. Poi il Comune ha fondi per 180 ulteriori bus con disponibilità extra Consip". 
Una battuta il Sindaco la riserva anche al referendum sulla liberalizzazione del trasporto pubblico, promosso dai radicali, e che si terrà, nel più totale silenzio proprio del Campidoglio, il prossimo 11 novembre: “Il referendum ha valore consultivo, qualunque sarà il risultato ne terremo conto per migliorare sempre di più. La nostra sfida è quella di dire che Atac può invece essere efficiente come il privato e restando pubblica”.
La replica dei Radicali è affidata a Riccardo Magi: “Virginia Raggi è senza pudore. L’amministrazione M5s fa della democrazia diretta una bandiera, ma solo a parole. Lei ha un unico obiettivo: che non si ottenga il quorum del 30% per poter dire che così i romani si sono espressi. Dovrebbe essere lei e la sua amministrazione ad informare di questo appuntamento, invece fa come se non esistesse a circa un mese dalla data dell’11 novembre”.
Intanto, sulla vicenda del biglietto maggiorato a 2 euro in vendita a bordo del bus con tornello, scende in campo la Lega: “Una scelta intrapresa autonomamente dal Campidoglio quando l'ente competente per le tariffe è la Regione Lazio”.

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