Ecopass addio: 5Stelle in retromarcia e delibera che torna alla fase di studio. Troppe le criticità, la vaghezza del testo per andare avanti. E così, nella seconda giornata consecutiva di seduta del Consiglio comunale, arriva il dietrofront e passo di corsa. Ovviamente, come da prassi da Istituto Luce, il “M5S è compatto” (Giuliano Pacetti, che da facente funzioni di capogruppo deve aver ereditato anche lo stile comunicativo del suo predecessore, l’autosospeso ma sempre presente Paolo Ferrara).
Una due giorni - martedì per otto volte senza numero legale con seduta rinviata a ieri - che segna sicuramente uno dei più gravi episodi di frammentazione in seno alla maggioranza pentastellata. L’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, martedì, non si presenta in Consiglio. E con la storiaccia dell’incidente nella metropolitana a fare da provvidenziale copertura, pur essendo avvenuto un paio d’ore abbondanti dopo l’inizio della seduta. Il presidente della Commissione Mobilità, artefice primo della contestatissima delibera Ecopass, Enrico Stefàno, è finito sotto botta dai suoi che non hanno apprezzato l’intero impianto del provvedimento, considerato superficiale e dannoso. Almeno nella forma ipotizzata a parole ma non messa per iscritto.

Una vaghezza e una indeterminatezza del testo che hanno spinto una fetta di consiglieri 5stelle a considerare non votabile la delibera.
Ecco, quindi, che martedì il Consiglio, convocato, non si è riunito in seduta valida per mancanza del numero legale, con ben otto chiamate andate deserte.
L’appuntamento sembrava, sulla carta, rimandato a ieri ma Radio Campidoglio aveva già celebrato il funerale della delibera Stefàno che, infatti, ha ripiegato rapidamente sui tweet celebrativi del primo cantiere di 400 metri circa di protezione delle corsie preferenziali a Cinecittà.
Una débacle per l’Amministrazione Raggi e in prima persona per Stefàno che, ancora ieri, ha fatto il tour delle radio romane cercando di spiegare la bontà della sua delibera.
Si torna in cantiere, dunque. Dice Pacetti: “le altre forze politiche hanno teso la mano a un dialogo e crediamo che sia giusto aprire questa fase di interlocuzione nei prossimi giorni per fare in modo che il provvedimento sia il più condiviso possibile da tutte le forze politiche che rappresentano i cittadini di Roma”. L’obiettivo è riportare la delibera al voto “nella seconda metà di settembre”.
Festeggia il movimento civico Roma Sceglie Roma che, con il suo presidente, Raimondo Grassi, si è schierato da subito contro l’Ecopass con analisi e studi tecnici a “smontare” la delibera Raggi/Stefàno: “un progetto inutile e dannoso per i lavoratori, i residenti e tutti gli operatori del commercio che ogni giorno accedono nell'anello ferroviario”.
Opposizioni che cantano vittoria: “sconfitta la follia ecopass” (Pd), “ritirata delibera folle” (FdI).
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