Novità per quanto riguarda l’iter di approvazione della variante urbanistica. Da quanto si evince dallo scambio di corrispondenza fra la Regione e il Comune, è stato scelto di pubblicare direttamente all’Albo Pretorio del Campidoglio l’intera documentazione: il progetto modificato dalle prescrizioni, la Determinazione della Regione con tutta la documentazione allegata e i pareri depositati.

Qualora ci fosse stato il primo voto di adozione in Consiglio comunale, sarebbe stata l’Aula a decidere se utilizzare la procedura ordinaria o quella abbreviata (tempi dimezzati) per la pubblicazione a fini urbanistici. Invece, a questo punto, si pubblica tutto per 30 giorni, poi sarà necessario attendere altri 30 giorni che la legge pone a disposizione dei cittadini, delle associazioni, comitati e via dicendo, per presentare le osservazioni, gli emendamenti al progetto. Trascorsi questi ulteriori 30 giorni (e siamo a 2 mesi), gli uffici tecnici capitolini predisporranno le controdeduzioni alle osservazioni che venissero presentate.
Solo a questo punto, secondo la procedura scelta in Campidoglio, si andrà in Consiglio comunale per il voto finale che si limiterà all’approvazione delle sole controdeduzioni.
E mentre questo iter completerà il suo corso, gli uffici dell’Urbanistica comunale, dovranno predisporre la Convenzione urbanistica la quale, una volta approvata, dovrà essere trasmessa insieme alla variante e all’atto d’obbligo unilaterale di proponenti, alla Regione Lazio che, finalmente, adotterà il provvedimento conclusivo del procedimento, quello citato nella “legge stadi” del 2014.
Il tutto, quindi - pubblicazione degli atti di Variante, osservazioni, istruttoria e poi voto sulle controdeduzioni, Convenzione urbanistica - che non sarà mai concluso prima di un altro trimestre a partire dal giorno di trasmissione della Determinazione della Regione che dà il via a questa parte dell’iter.
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