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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 2 dicembre 2017

STADIO, "VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE" POSITIVA


Anche la Valutazione di Impatto ambientale (Via) sul progetto della Roma di costruire il suo stadio di proprietà a Tor di Valle è positiva. Con prescrizioni. E così, dopo l’arrivo dei quattro positivi pareri unici di Stato, Regione, Città Metropolitana e Roma Capitale, la cancellazione dei due vincoli, quello architettonico “Eichberg” è quello “Galloni” sul diritto d’autore, con la Via va in porto un altro fondamentale tassello per il via libera finale al progetto.
La notizia della Via positiva è stata diffusa ieri pomeriggio dalla Regione con una nota: la Direzione regionale Politiche ambientali “esprimere pronuncia di compatibilità ambientale positiva vincolata alla definizione e alla verifica di sostenibilità dell’assetto infrastrutturale-trasportistico del quadrante in esame da parte delle amministrazioni ed enti coinvolti. La Conferenza di Servizi definirà le modalità e le tempistiche per l’ottemperanza alle prescrizioni/condizioni impartite rispetto all’approvazione dell’opera in oggetto e nel rispetto delle condizioni di cui alla istruttoria tecnico-amministrativa, da considerarsi parte integrante della presente determinazione”.
Insomma, sì, la Via è positiva ma è chiaramente subordinata alla sistemazione dei problemi legati alla mobilità. Ovvero allo scioglimento definitivo della questione del Ponte di Traiano.

Intanto, Italia Nostra, che aveva presentato la richiesta di apposizione del vincolo architettonico sulle Tribune di Lafuente avviato dalla soprintendente Margherita Eichberg e bocciato una prima volta dalla Conferenza dei Soprintendenti del Lazio e definitivamente cassato l’altro ieri dalla Direzione generale del Ministero dei Beni culturali cui Italia Nostra aveva presentato ricorso, alza una prima bandiera bianca
In una nota diffusa sempre ieri pomeriggio, di fatto, l’Associazione sembra prendere tutto sommato bene la doppia sberla rimediata al Ministero: “Nessuna tutela per i beni architettonici del Paese e un letto di rose per lo Stadio della Roma. Italia Nostra ripete: quello stadio si può, anzi si deve fare, ma l’ansa del Fiume a Tor di Valle è il luogo sbagliato per una funzione giusta”. Dimenticando che Tor di Valle è il regno incontrastato dei topi, una discarica a cielo aperto e ameno luogo di prostituzione.

Infine, lotta fratricida fra Verdi. Da una parte il deputato laziale Filiberto Zaratti che si scaglia contro il progetto a causa del Ponte di Traiano che sarà a spese dello Stato, dall’altro la replica di Paolo Cento, tignosissimo giallorosso: “Ci sono parlamentari laziali che sono molto occupati dallo Stadio di Tor di Valle. Il Ponte di Traiano è un’opera prevista già nel Piano Regolatore degli anni ’60. Legittimo criticare il progetto ma fatelo dicendo che siete anche tifosi laziali. E, se vi rimane un po’ di tempo occupatevi del Ponte sullo Stretto di Messina”. 

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