*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

domenica 17 dicembre 2017

BANCA IGEA PER LO STADIO; INTERVISTA AL DG MAIOLINI


Francesco Maiolini, direttore generale di Banca Igea, l’istituto che Luca Parnasi ha indicato, insieme a Rotschild, come advisor del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle, sul servizio di messaggistica whatsapp ha come immagine del profilo una foto di Giorgio Chinaglia. Domanda d’obbligo: lei è della Lazio?
Assolutamente sì. Stiamo per lanciare quattro carte di credito per i tifosi della Lazio. Una con il gol di Fiorini che salvò la Lazio dalla serie C nella partita col Vicenza 1986-87; una con il gol di Lulic nella finale di Coppa Italia; una con la maglia storia e l’ultima più istituzionale”.
E finanzia lo Stadio della Roma?
Ma (ride) abbiamo previsto nelle fondamenta un sistema di autodistruzione… Ovviamente, siamo un istituto di credito. Parnasi è un imprenditore giovane, brillante, con grandi idee e capacità. A Roma, dopo anni di ripiegamento su se stessa, occorre gente che sappia farsi carico di responsabilità e Luca Parnasi è una persona simile”.
Cosa l’ha convinta del progetto Stadio?
Noi siamo una banca di prossimità e l’impatto socio economico del progetto è estremamente rilevante: per i prossimi 3/5 anni ci saranno cantieri aperti e migliaia di posti di lavoro. Noi abbiamo raccolto una serie di aziende, di cui non posso fare i nomi, ovviamente. Tutte le aziende sono di dimensioni medie: questa è una risposta alla crisi economica della città che viene dal suo tessuto più forte e sano”.
Quante sono queste aziende?
Al momento sono cinque, tutte romane. Nelle prossime settimane potrebbero diventare già sette. E già sono in corso contatti con multinazionali”. 
In termini economici, quanto anno contribuito queste prime cinque aziende?
Non posso fornire questo dato ma posso dire che queste prime cinque società si sono sobbarcate un grande rischio di impresa, visto che non c’era la certezza del buon esito dell’intera operazione”.
Qual è esattamente il ruolo della sua banca nell’operazione?
Non ci siamo limitati solo ad una attività di selezione basata sull’analisi della capacità di queste aziende di portare avanti appalti e opere complesse come quelle connesse con il progetto dello Stadio della Roma ma abbiamo anche effettuato un’indagine reputazionale”.
Vale a dire?
Abbiamo verificato che queste aziende non avessero mai avuto precedenti rapporti con la giustizia o che non fossero incorse in procedure fallimentari. Insomma, questa è davvero la parte sana della città che si sta impegnando in un progetto importante, rispondendo così anche alle autorità che lo hanno approvato”. 

Nessun commento:

Posta un commento