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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 25 giugno 2015

STADIO AS ROMA, COSA NON VA NEL PROGETTO

Più volte Il Tempo ha richiamato l’attenzione sul problema “sondaggi geologici”, necessari e obbligatori per poter predisporre alcune parti del progetto, in modo specifico i calcoli strutturali, senza i quali non si può predisporre un “progetto definitivo” a termini di legge. Anche nelle relazioni geologiche e geotecniche allegate al progetto vi sono molti passaggi su questo punto. Emerge in modo chiaro che la campagna di trivellazioni per effettuare i sondaggi - compiuta da Pasquetta fino al 5 di giugno - è stata portata a termine solo sull’area di proprietà del Gruppo Eurnova, cioè di Parnasi, le aree, per intendersi, dove sorgeranno lo Stadio e la Nuova Trigoria, il Convivium e le tre torri. Ma che, al di fuori di essa, i sondaggi devono ancora essere realizzati, sia sui terreni pubblici - per i quali da due giorni sono stati richiesti i permessi - sia sulle aree private per le quali, invece, ancora non è stato richiesto l’accesso.
Gli stessi geologi che hanno condotto la prima campagna di scavi, scrivono che “Saranno realizzate delle campagne d’indagini geognostiche e sismiche puntuali, specifiche per gli interventi previsti nelle Aree Esterne (all’area di Eurnova), al fine di investigare in dettaglio il sottosuolo” e, aggiungono: “in base ai risultati della campagna” di sondaggi emerge una divisione in “due diversi” tipi di terreno, quello “fluviale” e quello “spondale” ma che l’analisi completa di questi ambiti si potrà “definire specificamente solo al completamento delle prossime fasi di indagine”. Inoltre, aggiungono, “nelle fasi successive dovrà necessariamente esserci una ulteriore ed approfondita relazione tra le specifiche degli edifici e delle strutture in corso di sviluppo di progetto e gli approfondimenti di dettaglio della campagna indagine. Tra le attività che si ritengono necessarie da essere effettuate nell’immediato futuro sviluppo progettuale, sono le prove di carico”. Nella relazione geotecnica preliminare, poi, si legge: “i “valori” dovranno essere verificati ed eventualmente modificati dal progettista delle opere. Infatti, è solo all’atto della progettazione, in particolare all’atto dell’esecuzione dei calcoli di progetto o verifica, che si potrà anche tenere conto del particolare “stato limite” in esame, come previsto nella normativa vigente”. Insomma, in sostanza e traducendo in un linguaggio meno tecnico: mancano ancora dei sondaggi, nelle aree esterne alla proprietà di Parnasi, e quelli fatti devono ancora essere implementati, soprattutto nelle aree dove sorgeranno gli edifici più alti. 

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