*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

giovedì 2 ottobre 2014

STADIO; S'HA DA FARE LA METRO?

Parafrasando il celebre “Houston, abbiamo un problema”, di Tom Hanks in Apollo 13, si potrebbe dire: “As Roma, abbiamo un problema”. La metropolitana. 


Il progetto imposto dal sindaco Marino - la diramazione fra la stazione Magliana sulla linea B e quella di Tor di Valle sulla Roma-Lido di Ostia - deve andare in deroga alle norme che stabiliscono la “fascia di rispetto” per le ferrovie.


Spieghiamo meglio: a pagina 3 dei documenti integrativi presentati da Parnasi al Comune il 1 settembre - quelli che accettavano la costruzione della metro, del ponte e la questione societaria - si legge “La diramazione della B a Tor di Valle […] è in deroga alla normativa tra cui la fascia di rispetto”. 


Si tratta (Dpr 753/1980, art. 49) di una fascia di sicurezza, da una misura minima di 6 metri fino ai 30, necessaria a garantire la sicurezza e la regolarità dell’esercizio delle ferrovie. Il progetto Metro B a Tor di Valle, stando a quanto scrivono gli stessi proponenti, non rispetta questa fascia e necessita, quindi, di deroghe alle norme.


In sostanza, perciò, il progetto Metro B allo Stadio, tanto caro al sindaco Marino da spingerlo ad andare lui a New York a trattare con Pallotta e Parnasi, sarebbe irrealizzabile. Almeno con questo progetto e stando così le norme.


Anche l’assessore Improta - che abbiamo interpellato - conferma: “Gli stessi proponenti hanno, in buona sostanza, definito non realizzabile l’intervento. Per derogare alla fascia di rispetto occorre una copertura normativa”. Copertura normativa che, oggi, non c’è.
E, tutto questo, al netto delle preoccupazioni espresse in modo chiaro, nero su bianco, proprio dall’assessorato alla Mobilità all’interno della delibera di Giunta che sancisce il “pubblico interesse” all’opera. Vi si legge, infatti, dell’”esistenza di problematiche connesse" alla Metro B a Tor di Valle “con riferimento alle interferenze con la funzionalità della Roma-Lido”, tanto che, in sede di progetto definitivo, è opportuno “mettere a confronto l’ipotesi diramazione Metro B” con quella del “potenziamento della Roma-Lido”.


Resta, alla fine, da capire come si andrà avanti: il Sindaco ha chiaramente affermato a più riprese che, senza la metro, non si fa lo Stadio
Ma la metro non si può fare con questo progetto e queste norme
Ad oggi, quindi, pare che i proponenti possano risparmiarsi una cinquantina di milioni di euro. 
Salvo vedere come si uscirà da questo ginepraio.

Nessun commento:

Posta un commento