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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 14 novembre 2013

Esquilino, terra di nani e ballerine

Il Radisson Blu Hotel organizza da qualche anno a questa parte delle simpaticissime soirée allegre una volta a settimana.
La data varia di volta in volta, il pubblico no. 

Ragazzotti strafighi su auto strafighe con la scritta in faccia "figlio di papà", il portafogli rigonfio che gonfia la giacca.
Omettini di mezza età, tutti azzimati, con il nodo alla cravatta modello "forzaitalia" o "tecnocasa", improfumati più delle ragazze con cui si accompagnano, profumi misti di creme antirughe e autoabbronzanti.
Ragazze, più o meno giovani, abbigliate con le stesse lunghezze delle signorine sulla via Salaria ma a costi decisamente più elevati, sottobraccio ai primi due e, generalmente, con un rapporto anagrafico inverso: più sono adulti gli uomini, più lolite le loro accompagnatrici.
L'unica nota, forse, positiva di questa fauna che raccoglie il peggio dello yuppismo anni '80 e del craxismo, è che, per qualche ora il puzzo della mondezza che esala dai secchioni viene coperto dal profumo di queste allegre comitive. 
Oddio, a ripensarci, forse non è nemmeno positiva, come nota!

Le feste del Radisson - di cui i Vigili urbani sono a conoscenza - partono alle 18.30-19.00 di sera, con l'aperitivo. E terminano oltre la mezzanotte.

Ogni volta, la stessa scena: nonostante l'esistenza di un parking multipiano proprio a fianco al Radisson, vige il parcheggio selvaggio. In un ristrettissimo perimetro si accalcano suv, Smart, Mercedes e le più popolane 500 e Mini. 


In via Filippo Turati, da piazza Manfredo Fanti a via Mamiani e in via Mamiani ogni centimetro libero viene occupato da una macchina: fermate dell'autobus, posti riservati ai portatori di handicap, parcheggi dedicati alle due ruote, incroci, strisce pedonali, scivoli per disabili, marciapiedi. E se non bastano questi posti ci si organizza con la vecchia, amatissima, doppia fila.


Questo è un esempio del parcheggio fai da te in queste occasioni:

Il proprietario della Smart - un omarino di mezza età con la pretesa di passare per un ventenne, sigaretta in bocca, cellulare all'orecchio durante guida e manovra di posteggio - alla segnalazione di aver parcheggiato in divieto di sosta, risponde: "Vatte a fa' un giro e nun me rompe li coglioni, lo so che è posto moto".
Dopo gli incendi di moto e auto che, nell'ultimo mese, hanno flagellato la zona distruggendo completamente o danneggiando una sessantina di moto e una quindicina di auto; dopo la mondezza che, a tutte le ore, trabocca dai secchioni; le buche nelle strade, i tombini che vomitano l'acqua piovana invece di inghiottirla, adesso abbiamo i nani, le ballerine, i pagliacci. Sorrentino, quando ci ha presentato Jep Gambardella e i suoi festini cafonal, non è andato lontano: dev'essere passato per il Radisson Hotel durante una di queste seratine.
 


Provare a chiamare i Vigili? Ahahahahahahahahahahaha


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