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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 30 luglio 2013

Ufficio Stampa ma quanto mi costi?


Un milione 409mila euro per una spesa di 1.556 euro al giorno fino al 31 dicembre del 2015. Questo l’economico Ufficio Stampa del sindaco Marino.

Andiamo per ordine: il 4 luglio la Giunta delibera (304/2013) l’affidamento dell’incarico di capo ufficio stampa a Marco Girella, classe 1960. Da luglio a dicembre 2013, Girella costerà alla casse capitoline 85 mila e 441 euro. Dopo di che, ad anno solare completo, gli emolumenti di Girella si attesteranno per i successivi due anni a 170mila 846 euro l’anno. Ovviamente si parla del lordo e del costo complessivo per le casse comunali, inclusi oneri riflessi e Irap. In soldoni, però, l’opera di Girella sarà pagata 467,32 euro al giorno, 58,41 euro l’ora considerando una giornata media di 8 ore, 365 giorni l’anno. Il suo predecessore, Simone Turbolente, in un anno solare, costava alle casse capitoline 162.407 euro, cioè circa 8.500 euro l’anno meno di Girella.

Secondo posto nella speciale classifica va a Chiara Romanello, nominata vice capoufficio stampa: fino a dicembre 2013 costerà 52mila 123 euro; poi, per il 2014 e il 2015, il ragioniere generale del Comune conteggerà 109mila e 158 euro l’anno per i suoi emolumenti. Fatti due conti, la signora Romanello costa al Campidoglio 270.439 euro, pari a 300 euro al giorno, quasi 37 euro e mezzo l’ora.

A seguire, medaglia di bronzo, va a Marco Incagnola: 35mila e 854 euro fino a dicembre 2013 e poi 75.091 euro per il 2014 e per il 2015. Totale della spesa: 186.036 euro, cioè 206 euro al giorno, vale a dire 25 euro l’ora.

Infine, i quattro “soldati semplici”: Andrea Managò e Federico Longo – già Omniroma – Miriam Lepore e Valentina Ascione. Per ciascuno di loro, gli emolumenti da luglio a dicembre 2013 si attestano a 26mila 095 euro, mentre per il 2014 e il 2015 la somma che il Campidoglio sborserà sarà di 56.650 euro lordi per ogni annualità. In totale, quindi, ognuno dei 4 avrà un costo pari a 131.395 euro fino al 31 dicembre 2015, per un totale di 525.580 euro. A conti fatti, quindi, ognuno di loro richiederà un investimento di soldi pubblici di 154,53 euro al giorno, poco meno di 20 euro l’ora.

Ecco, dunque, che il totale finale per questi sette giornalisti sarà di 1 milione e 409 mila 188 euro di qui al 2015. Lordi, ripetiamo, e comprensivi di oneri riflessi e Irap: è, cioè, il costo che “l’azienda Campidoglio” deve sostenere.

 

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