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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 17 ottobre 2017

STADIO, CONSEGNATE IN REGIONE LE INTEGRAZIONI

Scadenza rispettata: verso l’ora di pranzo di ieri, la Roma ha consegnato in Regione le integrazioni documentali richieste durante la prima seduta della Conferenza dei Servizi, quella del 29 settembre, sul progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle.
Tre i temi che richiedevano un approfondimento: nuovi studi sul traffico, richiesti dal Ministero delle Infrastrutture; un progetto di scavi di archeologia preventiva e un’analisi sulla fascia di rispetto del Tevere, questi ultimi due richiesti dal Ministero per i Beni culturali.
A questo punto ci vorranno una decina di giorni perché i rappresentanti dello Stato, della Regione Lazio, della Città Metropolitana e di Roma Capitale possano esaminare questa nuova documentazione, e, quindi, è presumibile che la prossima e seconda seduta della Conferenza dei Servizi potrebbe essere convocata entro la prima settimana di novembre. 
In quel momento si capirà intanto se gli studi sui flussi di traffico prodotti saranno in grado di garantire la sostenibilità del progetto in termini di mobilità e sicurezza. Qualora così non fosse, si aprirebbe il fronte legato alla necessità, già manifestata dal Ministero delle Infrastrutture in sede di analisi preliminare del nuovo progetto, di ripristinare nel progetto il Ponte di Traiano (quello sull’autostrada Roma-Fiumicino a Parco de’ Medici con complanari e scavalco del Tevere). E, a quel punto, resterà da vedere come pagare questo ponte (oltre 92 milioni di euro), se con qualche forma di finanziamento statale come opera pubblica oppure ripristinando le cubature inizialmente previste ma aprendo un conflitto politico istituzionale con il Campidoglio. 


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