Ho un fratello che è qui vicino a me, e due cugini. Mio fratello ed io siamo vicini tutto il giorno. Ogni giorno lui e i miei cugini, uno con un cappellino bianco e l'altro con uno azzurro, vivono a pochi passi da me.
Ci hanno posizionato all'Esquilino, dietro la Stazione Termini, in via Filippo Turati, di fronte il civico 140, a qualche metro dal mercato di Piazza Vittorio Emanuele II.
Dove mi trovo io, c'è un gran via vai di turisti, di ogni Paese e di tutte le età.
E, purtroppo, ogni giorno vivo la mia odissea.
Non so con precisione a quale ora far iniziare la mia giornata, perché a qualsiasi ora, del giorno e della notte, io sono sempre, quasi sempre, stracolmo. Così tanto stracolmo che nessuno riesce più ad avvicinarsi a me e a provare ad aprirmi.
Mi hanno depositato di tutto: tazze del wc, personal computer vecchi e rotti, sedie, mobili, cucine intere, scrivanie, poltrone, televisori, pallets. E cartoni, tanti, tantissimi cartoni.
Nella mia zona, infatti, ormai si contano solo negozi all'ingrosso i cui proprietari o gestori a ogni ora del giorno lasciano ammassi di scatoloni: qualche volta, qualcuno più gentile, li chiude e il impacchetta ma, la maggior parte delle volte, sono semplicemente ammonticchiati uno sull'altro, aperti. E, se piove, questi scatoloni si trasformano in una melma infernale, scivolosa, viscida, maleodorante.
E questo è forse l'aspetto più disgustoso della mia triste vita: l'odore. Qualche volta, uno dei miei genitori, con una bella divisa dell'Ama, si dedica con cura a pulire intorno a me. Quasi sempre sono due
Mi avevano detto, qualche mese fa, che con la scelta di un nuovo capo per l'Ama tutti i problemi sarebbero stati risolti. Che, finalmente, avrei potuto vivere in modo decente, senza essere lordo costantemente dentro e fuori.
Purtroppo, invece, pare che non sia così.
Vi prego. AIUTAT'M!
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