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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 14 maggio 2014

SILURO DI SFRATTO A MARINO

Due siluri. Uno, netto, inequivocabile, chiaro. L'altro, forse, un po' sfumato e magari figlio di invidie personali e correntizie.

Entrambi partono dal giornale di proprietà della "tessera numero 1" del PD, cioé Repubblica. E già questo qualcosa vorrà dire.

Il primo, manco a dirlo, è diretto contro il "sindaco per caso", Ignazio Marino.
Il secondo contro il ministro della Funzione pubblica, la "botticelliana" Marianna Madia.

Andiamo per ordine.

Che il PD non ne possa più di Marino, della sua approssimazione, della incapacità manifesta di governare la città sempre più allo sbando, non è un segreto per nessuno

Non occorre riepilogare i clamorosi fallimenti di questa Amministrazione - dai Fori ai Vigili, dall'Atac alle nomine, dall'Ama alla sicurezza, dalle politiche sulla casa agli scandali giudiziari di esponenti di spicco della Giunta, dal concorsone alla vicenda fantozziana dei salari - per chiarire una cosa: non c'è una cosa sola fatta da Marino che il PD abbia approvato, condiviso, gradito.

Ma, che lo scriva così a chiare lettere un giornale come Repubblica, noto per essere la guida del PD più che il suo giornale di riferimento, beh, è un altro paio di maniche.

Quattro giorni fa, un po' in sordina, è partito il primo siluro diretto all'inquilino del Campidoglio. 
In occasione della vicenda salario accessorio - al momento accantonata più che risolta - Repubblica cita un sondaggio del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. Il PD a Roma città sta sotto i grillini e si ferma al 30%. Il parallelo viene fatto con il PD della Toscana, terra del premier Matteo Renzi, che vede oltre il 43% dell'elettorato votare per i Democratici con i grillini che arrancano sul 23%.



Oggi si replica. E ci si va giù duri.



Chiaro il messaggio, chiaro il movente, chiaro il casus belli: in sostanza, caro Ignazio, se alle Europee il PD a Roma prenderà meno che a livello nazionale, la paghi tu. Perché il problema sei te. E salti o sul bilancio oppure sul Piano di Rientro.
Fine della fiera.

Ma c'è un secondo messaggio, un po' meno palese, contenuto nell'articolo. Un messaggio che suona un po' così: sotto le spoglie di un elogio, cara Marianna, occhio che ti stai muovendo un po' troppo. Sei troppo attiva, troppo presente e stai creando fastidi. Vedi di regolarti.
Ma forse, qui, pensiamo male noi. Anche se Andreotti, uno che di messaggi criptici se ne intendeva, diceva sempre che a pensar male...

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