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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 15 luglio 2016

STADIO; FUMATA NERA PER IL TRASFERIMENTO IN REGIONE

Fumata nera: il progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle ancora non andrà in Regione per l’apertura della Conferenza di Servizi decisoria. La riunione di ieri pomeriggio all’assessorato all’Urbanistica ha portato solo una situazione che si potrebbe definire di stallo. Secondo “Radio Campidoglio”, quasi tutti i dipartimenti sarebbero pronti a dare luce verde ma rimangono ancora aperte alcune questioni. 
La principale delle quali riguarda nuovamente lo “sfioccamento” della metropolitana, vale a dire il proposito – spinto dall’allora sindaco Marino – di portare almeno metà dei tifosi allo Stadio utilizzando il trasporto su ferro, “prioritariamente” la metro B. Trasporto da farsi con la creazione di uno scambio (lo “sfioccamento”, in termini tecnici) dalla stazione di Eur Magliana della metro B fino alla stazione di Tor di Valle della Roma-Lido di Ostia. Già durante le fasi preliminari e la discussione in Consiglio comunale sul pubblico interesse e poi a giugno scorso quando venne presentata la prima bozza di progetto, Atac e Dipartimento Mobilità espressero forti dubbi. Dubbi che, a quanto si apprende, non sarebbero stati fugati con il progetto definitivo. 

Si tratta, però, solo di “dubbi preliminari”: agli uffici capitolini, in questa fase dell’iter, non compete entrare nel dettaglio delle soluzioni progettuali adottate e presentate dalla Roma, ma solo effettuare una “check list” dei documenti presenti nei plichi per verificarne la rispondenza alle norme e alla delibera di pubblico interesse. Ma la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti su questa parte della mobilità si traduce in uno stallo circa le modalità di prosecuzione dell’iter: a chi spetta chiedere queste modifiche e in quale sede? Al Campidoglio ora? O in Conferenza di Servizi? 
Alla riunione, nei minuti finali, si è affacciato anche il nuovo titolare dell’Urbanistica di Roma, Paolo Berdini, che ha ascoltato le battute finali in religioso silenzio. 
In realtà, secondo alcune voci interne, lo stallo – per il quale questi dubbi in tema di mobilità sarebbero un po’ una mano santa – sarebbe legato alle posizioni espresse in campagna elettorale dalla Raggi e da Berdini, contrari allo Stadio. 
“Radio Campidoglio” parla di funzionari che starebbero attendendo, “coprendo” l’attesa con questi dubbi, che i vertici politici della nuova Amministrazione prendano una decisione su cosa fare. Nessuno dei funzionari sarebbe – condizionale d’obbligo – disponibile ad assumersi la responsabilità di mandare avanti le carte senza un benestare politico superiore. 
Altri funzionari, invece, parlano di un iter rigorosissimo svolto in assoluta serenità. 

In questa situazione, si inserisce un’accesa querelle via email fra gli uffici regionali e comunali sulla prosecuzione dell’iter. Secondo alcuni dirigenti regionali, infatti, insieme al progetto dovrebbe prendere il via anche la pubblicazione della delibera sul pubblico interesse al fine di perfezionare l’iter della variante urbanistica, mentre dal Campidoglio ritengono che prima debba essere verificata la cubatura effettiva concessa, cosa che si può fare solo in Conferenza di Servizi, e poi, al momento della ratifica della variante scritta in Conferenza e adottata in Consiglio comunale, procedere con questa parte burocratica. Insomma, lo Stadio di Tor di Valle sembra si stia lentamente impantanando, fra funzionari in attesa in giudizio e diatribe di burocratese.

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