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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 27 agosto 2020

ATAC, SCALE MOBILI REVISIONATE GIÀ ROTTE, FLAMBUS E LINEE FERME. IL SOLITO MENU

C’è un simbolo plastico e concreto del reale servizio reso, si fa per dire, da Atac ai romani e ai turisti: le scale mobili della stazione della metro A Battistini, giunte al terzo giorno consecutivo di chiusura. Scale mobili che sono state fermate a dicembre scorso (insieme a Cornelia e Baldo degli Ubaldi) per la sostituzione per la revisione generale ventennale obbligatoria: un normale atto amministrativo così mal organizzato dai pentastellati con ritardi clamorosi negli appalti da aver causato la chiusura di alcune stazioni rese inaccessibili e insicure proprio dal fermo delle scale mobili. A Battistini, però i lavori di revisione sono stati completati poche settimane (metà agosto) fa evidentemente con scarso successo visto che, da tre giorni, le scale sono nuovamente ferme.
Ferme in compagnia di quelle di Valle Aurelia (anch’esse sostituite evidentemente senza frutto) e di Cipro. Sulla linea B scale mobili ferme a Eur Magliana, Monti Tiburtini, Bologna e, poi, il capolavoro: ferme a Piramide nel lato che porta alla stazione Ostiense per la gioia dei viaggiatori.
Disastro ascensori fermi a Cinecittà, Subaugusta (linea A); Ponte Mammolo uscita fermata del Cotral, Libia, Termini, Bologna, Pietralata, Castro Pretorio (linea B). Montascale fuori uso su mezza linea A: Anagnina, Giulio Agricola, Lucio Sestio, Numidio Quadrato, Porta Furba, Colli Albani, Arco di Travertino, Spagna, Flaminio e Ottaviano. Tutte stazioni off limits per un disabile motorio in carrozzina. 
In mezzo a questo disastro, avanza rapidamente l’incubo dell’apertura delle scuole. “Visto il servizio-non servizio di Atac - spiega Fabrizio Panecaldo, ex consigliere comunale - forse è il caso di pensare a un servizio di car pooling, ovvero di genitori che, con la supervisione delle scuole, si organizzino per accompagnare e riprendere i ragazzi usando una macchina sola. Per farlo, le scuole dovrebbero scegliere un responsabile della mobilità che possa interfacciarsi con i genitori e organizzare questa soluzione tampone”.
E arriva anche al pettine un altro problema legato alla gestione schizofrenica della mobilità Campidoglio: i bus a noleggio, i 38 forniti dalla Cialone, sono in via di restituzione. Già sono stati rimandati da Cialone i 18 bus da 12 metri, nonostante l’azienda fornitrice si fosse dichiarata disponibile a trovare un accordo per farli rimanere a servizio della città. Rimangono ancora nel parco vetture Atac i 20 bus da 9 metri che in teoria servono quei quartieri o quei percorsi dove le vetture più grandi non transitano anche se già ieri le linee 020 e 188, servite da bus corti, erano state sospese per mancanza di vetture. Non esattamente un bel viatico per la riapertura delle scuole

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