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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 21 marzo 2020

OTTAVO BUS FLAMBÉ DEL 2020



Siamo a otto. Otto bus andanti a fuoco in questi primi ottanta giorni dell’anno, media di uno ogni dieci giorni. Ieri notte, lungo la via Ardeatina, ad andare completamente distrutto dalle fiamme un veicolo in servizio sulla linea 074. La vettura era di Roma Tpl, il soggetto privato che gestisce per conto del Comune 100 linee di periferia. 
Con quest’ultimo incendio che ha completamente distrutto il veicolo di cui è rimasto in piedi solo il telaio, sono, dunque, otto i bus andati a fuori da inizio anno. Il primo a incendiarsi è stato, lo scorso 24 febbraio, un veicolo Roma Tpl in servizio sulla linea 710: incendio a Largo La Loggia alle 6 di mattina e vettura completamente distrutta dalle fiamme. 
Poi, in sequenza ravvicinatissima tutti gli altri sette andati a fuoco in 17 giorni, uno ogni due giorni e mezzo.
Tre marzo, ancora Roma Tpl, sulla bretella della penetrazione urbana della Roma-L’Aquila, va a fuoco un mezzo fuori servizio della linea 039 alle undici di sera finendo distrutto. Giorno dopo, sempre Roma Tpl, a inizio pomeriggio viene solo danneggiata una vettura della linea 546 a Ipogeo degli Ottavi.
Due giorni dopo, 6 marzo, alle cinque di mattina è il turno di Atac: senza che l’azienda senta il bisogno di comunicarlo, viene completamente distrutta dalle fiamme una vettura della linea 723. L’incendio all’alba dentro la rimessa Magliana
Passano 5 giorni e, l’11 marzo, ad essere danneggiata in modo molto pesante è un veicolo della linea 791, sempre di Atac, a viale Marconi. 
Giorno dopo, alle sette e mezzo di sera va a fuoco una vettura snodata di Atac sul ponte della Stazione Tiburtina. La parte posteriore della vettura è distrutta: ironicamente, quella vettura da 18 metri potrebbe rientrare in servizio come una da 12. Anche in questo caso, Atac tace l’annuncio dell’incendio.
Siamo al 16 marzo e, all’alba, sul Raccordo in carreggiata interna all’altezza dell’Appia, danni pesanti per una vettura fuori servizio di Roma Tpl.
Ieri, infine, quello di via Ardeatina, ancora Roma Tpl.


Inizia ad assumere contorni allarmanti la quantità di autobus che, in questo mese di marzo, sta prendendo fuoco. Nonostante, tra l’altro, il servizio di trasporto pubblico non solo sia stato ridotto per fronteggiare la pandemia del Coronavirus ma anche perché quei pochi bus che girano per le strade, girano praticamente vuoti, con un carico, quindi, molto leggero e senza il solito traffico cittadino che, spesso, carica il funzionamento dei motori. 
Il computo finale, dunque, recita 89 bus flambé, 5 di Roma Tpl e 3 di Atac (dei quali uno solo pubblicamente annunciato). Di questi 8, due - uno a testa per Atac e Roma Tpl - solo pesantemente danneggiati. Gli altri sei o con danni davvero ingenti o completamente distrutti dalle fiamme. Come d’abitudine, formalmente ignote le cause. 




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