*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

sabato 21 marzo 2020

CORONAVIRUS; STRETTA DEI VIGILI SUI CONTROLLI




C’è la versione “sindaco conciliante” e quella “sindaco sceriffo”: blitz double face del sindaco di Roma, Virginia Raggi, al parco della Caffarella, in zona Appia. Parco aperto al pubblico, visto che è un Parco regionale - ricade dentro quello dell’Appia Antica - e come tale non soggetto all’Ordinanza del Sindaco che chiude tutti i parchi di proprietà comunale. “Sono venuta perché ho ricevuto segnalazioni - dice la Raggi ai cittadini sorpresi a passeggio nel parco - di mamme con i bambini, persone con i cani”. E a chi le chiede un selfie risponde "no, solo foto da lontano". Una versione della Raggi morbida, da mamma preoccupata o da poliziotto buono. Poi, subito dopo, c’è l’altra versione, quella sceriffo tutto d’un pezzo: “Non funziona così. State a casa. State a casa” dice la Raggi con la Caffarella alle spalle. E il tono perentorio è quello del poliziotto cattivo.
Non passano neanche un paio d’ore e inizia a girare sulle chat la copia di un ordine di servizio dell’VIII Gruppo dei Vigili Urbani. Che sì, si rivolge solo agli agenti di quel Gruppo, quello della Garbatella per intendersi, ma che in realtà rispecchia le disposizioni emanate dal Comando generale.
Niente più controlli a campione ma l’ordine è quello di fare dei veri e propri posti di blocco, creando un imbuto con i “coni flessibili” per fermare letteralmente il traffico e controllare uno per uno tutti i veicoli. “L’eventuale fila di veicoli deve interrompersi solo in presenza di evidente situazione di pericolosità per la sicurezza della circolazione”. 
E, poco dopo, a viale Giulio Cesare e via Boccea vengono segnalati i primi posti di blocco dei Vigili. Che, per questo fine settimana, hanno messo in campo dedicate al controllo delle disposizioni sul Coronavirus, un totale di 900 agenti, cioè circa 450 macchine, sui tre turni di servizio. Il che significa, più o meno, una cinquantina di vetture sul notturno e 200 per i controlli della mattina e della sera. 
Nelle disposizioni impartite agli agenti viene ricordato che le motivazioni per gli spostamenti sono tassative: inutile vestirsi in tuta e scarpe per andare, in macchina, al parco per correre. Se c’è un parco vicino casa, bene; altrimenti niente parco e si corre in strada. Oppure arriva la sanzione. Altro passaggio importante sulla prevenzione per il Coronavirus: “in nessun caso sono previste misure pmecautelari personali o reali sul veicolo che mai potrà essere sottoposto a sequestro”. 
Stando ai dati diffusi dalle forze dell’ordine, nelle ultime 24 ore sono state denunciate almeno una cinquantina di persone, fra Vigili e Polizia. Due colombiani sono stati bloccati da una pattuglia della Polizia locale dopo che l’auto su cui si trovavano a bordo ha forzato un posto di controllo in zona Boccea. In zona Aurelia i Vigili hanno fermato una macchina con due donne provenienti da Monterotondo e che hanno detto agli agenti di doversi recare da una anziana zia malata. Zia che, però, è risultata tutt’altro che anziana, essendo under 50m e in ottimo stato di salute. A Tor Bella Monaca un nigeriano è stato trovato anche in possesso di dosi di cannabis e altre due persone vendevano illegalmente disinfettanti e mascherine. A Trastevere due pasticcerie vendevano al pubblico dolci e bignè di San Giuseppe. Lato Polizia di Stato, cinque persone denunciate perché a Fidene si allenavano in palestra.


Nessun commento:

Posta un commento