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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 18 aprile 2020

CORONAVIRUS; ATAC E LA "FASE 2"



Inizia la discussione sulla “fase 2”, quella della ripresa della vita ordinaria, per ciò che riguarda gli spostamenti dei cittadini: Atac, Agenzia per la Mobilità, Assessorato ai trasporti del Campidoglio e associazioni varie si sono “riunite” in una seduta di Commissione dedicata ad analizzare e prevedere il futuro rientro alla quotidianità post pandemia.
Primo dato: “il livello di traffico a Roma è al di sotto del 90% rispetto al mese di febbraio, mentre i tempi per la sosta si sono ridotti del 55%” ha annunciato il presidente dell'agenzia Roma Servizi per la Mobilità, Stefano Brinchi, che ha spiegato: “Le analisi sono state effettuate studiando i dati contenuti nelle scatole nere di molte automobili per la localizzazione satellitare, con le misure puntuali ai semafori, con i dati che ci arrivano dalle antenne bluetooth ma anche con i passaggi ai tornelli delle metropolitane per i pedoni”. 
Secondo dato: l’arrivo dei nuovi bus. Dopo i 227 prodotti in Turchia e acquistati dal Campidoglio sulla piattaforma Consip, è stata avviata una seconda commessa per 328 nuove vetture
In estate - ha detto l’assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese - inizieranno ad arrivare i 328 nuovi autobus che potranno rafforzare la flotta e contribuire a potenziare le linee che richiedano maggiore frequenza e tempi di percorrenza più rapidi”. Dettaglio: nei programmi di Atac, scritti all’interno del concordato fallimentare, per il 2020 dovevano arrivare 380 nuovi bus (non 328) e 350 ne dovrebbero andare in pensione per raggiunti limiti di età.
Per Atac c’è un obiettivo e un problema da risolvere. L’obiettivo è tornare al servizio con i livelli di prima della quarantena. Problema: rimane la necessità del distanziamento fra le persone, quindi occorrono ancora più vetture. In Commissione, l’Azienda ha spiegato di essere in procinto di creare una task force di operatori per presidiare le corrette distanze dei passeggeri nelle fermate più importanti. 
A breve è prevista la realizzazione di stress test sul sistema e, in attesa delle direttive da parte del Governo, Atac pensa di allungare il “servizio dell'orario di punta”, ovvero mettere più mezzi: per questo sono in corso “analisi sui dati dei contapasseggeri che sono attualmente attivi su circa 600 mezzi e autobus” per identificare linee e orari più affollati. Altra possibilità per ampliare il parco mezzi è quella di utilizzare scuolabus e pullman gran turismo per sopperire ai disagi provocati dalla  necessità di avere più mezzi a disposizione: “abbiamo 400 linee di trasporto scolastico e crediamo di poter recuperare altrettanti bus che poi vedremo quali linee Atac potranno coprire”.
Ultima misura: il Campidoglio vorrebbe incrementare il numero di preferenziali per bus e bici

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