*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

venerdì 29 dicembre 2017

RAGGI PREPARA L'ENNESIMO RIMPASTO


Il rimpasto di Giunta è in agenda. La data è ancora tutta da decidere. Troppe controindicazioni per gennaio, in Campidoglio si ragiona sulla possibilità di apportare nuove modifiche alla composizione della Giunta nel prossimo mese di marzo
Anche perché, a inizio gennaio arriverà l’udienza che deciderà se rinviare o meno a giudizio la Raggi
In casa pentastellata, il rinvio a giudizio viene dato per scontato ma con buone chanche di uscire indenni dal processo. 
Tuttavia, con le bordate mediatiche cui la Raggi sarà sottoposta in caso di processo, molti ritengono più prudente evitare di aggiungere pure l’ennesimo cambio di assessori. 
Anche perché il principale indiziato di uscita, Adriano Meloni titolare del Commercio, da qualche giorno è in una situazione di maggior tranquillità, visto che le polemiche delle scorse settimane per la Befana a piazza Navona si sono placate. E, quindi, non si sente più l’urgenza di procedere a una sostituzione in corsa, magari con la soluzione interna data dalla scelta del capo dipartimento di Meloni, quel Leonardo Costanzo gran tessitore della ricucitura dei rapporti con il presidente della Commissione Commercio, Andrea Coia. 
A Marzo, invece, si arriverebbe al rimpasto avendo acquisito il risultato delle elezioni. E anche, probabilmente, con l’esito finale del concordato preventivo di Atac. A oggi, come testimonia una recente uscita sui social del presidente della Commissione Mobilità, Enrico Stefàno (15 dicembre, “mai avuto l’onore di vederla in Commissione”), l’altra grande indiziata di uscita è l’assessore ai Trasporti, Linda Meleo. Che l’intero sistema del trasporto pubblico romano sia prossimo al collasso non è certo un segreto. 
E dopo quasi un biennio di governo dello stesso Assessore (una specie di record per la Giunta porta girevole) diventa difficile dar da bere l’idea che la colpa sia di Nerone. 
Ecco, quindi, che i mormorii sulla Meleo che vanno avanti da più di qualche settimana si sono fatti improvvisamente più insistenti e, se prima c’era una forma di vassallaggio politico di Enrico Stefàno, ora questo ombrello protettivo sembra essersi di molto affievolito.
Il problema è legato al regolamento interno 5Stelle che impedisce a un eletto consigliere di ricoprire il ruolo di assessore. Unica eccezione, quella di Daniele Frongia che, però, si dimise da Consigliere per andare a ricoprire il ruolo di capo di gabinetto della Raggi. Posizione che poi gli fu preclusa per ragioni procedimentali e venne “risarcito” con la nomina a vicesindaco e assessore allo Sport
Dopo la caduta in disgrazia - all’epoca, ottobre-dicembre 2016, dello scontro con Berdini sullo Stadio della Roma di Tor di Valle - in quanto elemento di spicco del cerchio magico della Raggi, a Frongia è stato tolto il ruolo di vicesindaco, compensandolo poco dopo, con l’aggiunta  della delega ai Grandi eventi. Un incarico portato a buon fine, visto l’accordo con Rcs per il Giro d’Italia e quello con Alejandro Agag per la Formula E, tanto che più di qualcuno lo vedrebbe pronto per riprendere in mano l’altro dossier di cui si era occupato all’epoca della consiliatura Marino, quello del Patrimonio comunale. Ovviamente, lasciando lo Sport. Se si sciogliesse il nodo del regolamento interno 5Stelle, a quel punto allo Sport potrebbe puntare Angelo Diario. Stefàno, unico grillino al secondo mandato a non aver avuto alcun ruolo di rilievo, potrebbe finalmente anche avere i galloni da Assessore dopo averne svolto almeno parzialmente le funzioni.

Nessun commento:

Posta un commento