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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 19 dicembre 2017

LE MANI DELLA RAGGI SUL DEBITO DEL COMUNE


Nominata dal Governo Gentiloni alla Corte dei Conti a fine ottobre scorso, Silvia Scozzese ha rassegnato le dimissioni da Commissario per la gestione dal debito pregresso del Campidoglio, dandone comunicazione a Palazzo Chigi e, per conoscenza, anche al Comune. 
La gestione commissariale si occupa dei debiti di Palazzo Senatorio contratti dalle diverse Amministrazioni comunali prima della Giunta Alemanno (aprile 2008) per la cifra, allora certificata dalla Ragioneria generale dello Stato, di quasi 13 miliardi di euro.
La notizia delle dimissioni della Scozzese è stata data dall’assessore al Bilancio del Comune, Gianni Lemmetti, con un post sulla propria pagina facebook nella serata di ieri.
Con le dimissioni comunicate della dottoressa Scozzese, è giunto il momento che tale compito venga affidato al sindaco di Roma in modo da poter giungere alla chiusura della Gestione commissariale. Un’unica guida garantirebbe una più rapida e logica definizione dei rapporti tra la stessa Gestione e il Campidoglio, e si avrebbe un più agile processo di riconoscimento dei debiti anche verso terzi”. 
Già in campagna elettorale, alla rivista MicroMega, la Raggi aveva annunciato la sua volontà di ricontrattare il debito pregresso: “Vogliamo ristrutturare il debito di Roma, un debito che è principalmente finanziario e nei confronti delle banche, nato per l'indebitamento verso fornitori e soggetti vari. C'è poca chiarezza. A nostro avviso bisognerebbe capire perché sono stati contratti quei debiti. Quindi interrogarsi sulle responsabilità e sui tassi di mutuo - se sono regolari o meno - ed infine trovare il modo per rinegoziare il debito con gli istituti di credito". 

Un pensiero interessante se non fosse espresso da un’Amministrazione che per il secondo anno di seguito non riesce a comprare un albero di Natale decente, e che inizia a sommare richieste di risarcimenti per centinaia di milioni di euro di danni per le decisioni prese in tema di urbanistica (Torri dell’Eur, Uci Cinema Fermi).

Tuttavia, il messaggio di Lemmetti e della Giunta pentastellata al Governo è chiaro: basta con soggetti esterni. 
Nelle scorse settimane, a quanto si apprende, sono già intercorsi contatti fra Palazzo Chigi e Palazzo Senatorio. Evidentemente, la presa di posizione serale di Lemmetti indica che il Governo non sembra intenzionato a questa apertura di credito verso l’Amministrazione grillina.  
Intanto, ieri con la relazione dell’assessore Lemmetti (“finalmente programmazione economica, proseguiamo la messa in sicurezza dei conti, attenzione ai territori, ai servizi sociali e alle periferie"), è iniziata la discussione sul bilancio di previsione 2018-2020 della Giunta Raggi, che proseguirà oggi e domani con l’obiettivo di approvare tutto entro Capodanno. 

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