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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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domenica 11 agosto 2013

#RomaSemprePiùViolenta

Cerchiamo di ricapitolare.

Un paio di settimane fa, un uomo viene rinvenuto cadavere nel proprio appartamento a Monteverde. Sul corpo ferite varie e il sospetto che sia stato ucciso al termine o durante un rapporto sessuale gay.
Il giorno seguente, Andrea, trans di 28 anni, viene trovata morta al binario 10 della Stazione Termini. L'hanno massacrata di botte.
Un gruppo di nomadi uccide, dando loro fuoco, nove cani di una clochard colpevole di aver "occupato abusivamente" con il suo amore per gli amici a 4 zampe uno spazio che essi ritenevano di loro proprietà. 
Un gruppetto di altri nomadi sceglie un cucciolo di cane per sostituire un Supertele o un Tango: lo usano per giocarci a pallone fino a che - ma tu guarda un po'... non fanno più i cagnolini resistenti come una volta - il cane si "rompe" e viene abbandonato su un cumulo di rifiuti.
Terrore nei campi Rom attrezzati da Alemanno: nessuno controlla più e i violenti, i mafiosetti di etnia x, y o z, la fanno da padrone. Per questo, molti nomadi tornano nei vecchi campi. Riaprono, in men che non si dica, i vari Casilino 900, Casilino 700, e via dicendo. Ovviamente, questa è la versione ufficiale. Ci sarebbe da capire ad esempio, come mai l'Associazione 21 Luglio stia preparando le task force di avvocati per far assegnare ai nomadi le case popolari, nel più totale silenzio di Marino, Nieri e comitiva. 

Proseguiamo.

La prostituzione in strada è tornata ai livelli 2007: decine di ragazze in strada, praticamente con un filo di cotone fra le chiappe, nel piu totale silenzio dei nostri colleghi pennivendoli.
Abbiamo perso il conto dei borseggi e dei vari arresti di nomadi in metro, bus, stazioni, strade che da un paio di mesi popolano le pagine di alcuni giornali.
Ma ricordiamo bene una vigilessa crocchiata di botte alla stazione matto di piazza di Spagna: riprendere le nomadi mentre fumano e avvisare i viaggiatori di fare attenzione ai borseggiatori... beh è colpa gravissima. Alla fine, telefonatina di rito di Marino.
Ieri l'attacco del Governo di Sua Maestà e dell'Ambasciatore britannico a Roma: occhio che vi rapinano.
Stanotte, accoltellamento di un diciassettenne in strada.
Poco fa, a Castel di Guido, nomadi (ma guarda un po') rapinatori in fuga, causano incidente con 7 feriti.
Dove sarà la ragazza di cui Marino cianciava in campagna elettorale? Sarà rientrata nel libro dei sogni?

E, sicuramente, me ne sono scordati un bel po'.

Sarebbe il caso che, dopo le sacrosanta lacrime versate per il quattordicenne gay suicida, Arcigay e Digayproject ci spiegassero in cosa la Roma di Marino sia diversa da quella tanto vituperata di Alemanno: scritte omofobe ci sono sempre, suicidi ci sono purtroppo. 

Ah, sì, con Alemanno non si erano conteggiati omicidi gay. Con Marino siamo già a due!

Altrimenti, dovremmo pensare che queste due associazioni esistono non per tutelare i gay, ma per tutelare se stesse: una per beccarsi i fondi e i permessi per il gay village e l'altra per perpetuare se stessa dopo aver ottenuto svariati favori dal Lupo cattivo Alemanno.

Sarebbe ore che il Pd facesse un esame di coscienza: dopo cinque anni passati a strillare che era colpa di Alemanno, ora governano tutto: Regione e Comune. Si assumano le loro responsabilità. 
Se questi signori - i nomi sono sempre gli stessi: Miccoli, Gasbarra, Valeriani, Foschi, Nanni, De Luca, Marroni, Argentin, Meta e altri - avessero un briciolo di coscienza dovrebbero dimettersi in blocco, una volta per ciascuna delle volte in cui chiesro le dimissioni di Alemanno.

Difendo sempre Roma e rispedisco al mittente le idiozie degli inglesi. 
Mi schiero senza riserve dietro il mio Sindaco - anche se non l'ho votato - quando difende Roma. 
Perché, a differenza degli scherani del "muoia Sansone con tutti i Filistei", io amo la mia città.

Ma ormai è un nuovo hastag: #RomaSemprePiùViolenta


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