venerdì 11 maggio 2018

COOP E MIGRANTI - IL CASO ROCCAGORGA


L’accusa è di quelle pesanti: a Roccagorga, piccolo comune con meno di 5mila abitanti, stretto, in provincia di Latina, fra Sezze e Priverno, ci sono strane commistioni fra l’Amministrazione comunale e una cooperativa, la Karibù, che si occupa dell’accoglienza dei migranti. 
Angelo Tripodi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e originario proprio dell’area pontina, va giù duro: l’assessore ai servizi sociali, con delega alla gestione dei migranti, “Tommaso Ciarmatore, del Partito Democratico, è un dipendente della cooperativa Karibù che si occupa dell’accoglienza”. Non solo. Gli intrecci fra la cooperativa e i funzionari dell’Amministrazione sembrerebbero più complessi: “un ex funzionario comunale Narsete Orsini, ora in pensione, risulterebbe consulente della stessa Karibù e il responsabile dell'ufficio tecnico comunale, Venanzio Basilico, ha messo a disposizione uno degli immobili di proprietà per la coop da destinare all'accoglienza dei migranti. Una prassi - sottolinea il capogruppo della Lega alla Pisana - che sembra essere la normalità nel Comune di Roccagorga, infatti la solidarietà per i migranti sarebbe arrivata anche dal comandante dei vigili urbani, Fiorella Tolfa, che avrebbe affittato alla Karibù un locale di famiglia”.
E Tripodi porta a sostegno anche i numeri del sistema accoglienza: “secondo i dati del Ministero dell'Interno, nel 2014 Roccagorga risultava essere, in termini assoluti, il primo comune in Provincia di Latina per la gestione dei fondi Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e status di Rifugiato, ndr) cui si aggiunge la rete di accoglienza. Il paradosso è che Latina, con 126mila abitanti, gestiva circa 500mila euro in tre anni, invece Roccagorga oltre 300mila euro in un anno”.


Non bastasse, Tripodi tira fuori anche l’ultima determinazione del Comune pontino, datata 13 settembre 2017, con cui, a fronte di progetto di accoglienza, per il 2017-2019, per 40 posti, al di là del pagamento del saldo di una fattura di 39mila e spicci euro alla Karibù, emerge che il Comune di Roccagorga percepisce dal Ministero dell’Interno 535mila euro l’anno per ciascuno dei tre anni di validità del progetto e che l’accoglienza viene data “con affidamento diretto” alla Karibù.
Insomma, ce n’è abbastanza, secondo Tripodi per andare a controllare: “ora si capisce l’attenzione del Partito Democratico per i migranti. A iniziare dall’Assessore controllore che è dipendente della coop che dovrebbe controllare, intanto presenterò un’interrogazione al Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Poi, prossimamente incontrerò il prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, per l'emergenza migratoria e le sottoporrò anche questo aspetto, oltre alla rapina messa in campo da un richiedente asilo ai danni di un’anziana a Roccagorga. Evidentemente dal Comune hanno altre priorità, mentre le preoccupazioni dei cittadini crescono. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…”.
Tripodi incassa al volo il sostegno dell’opposizione di centrodestra a Roccagorga: “Proprio nello scorso Consiglio comunale ho sottolineato i pericoli legati ad un determinato sistema di accoglienza dei migranti con la sicurezza e solo qualche giorno dopo si è consumata una rapina ai danni di un'anziana da un richiedente asilo”, afferma Mario Romanzi, consigliere comunale di centrodestra del comune pontino, che aggiunge: “esprimo pieno sostegno a Tripodi e spero che sia l’occasione giusta per fare chiarezza”. 
Secondo i dati forniti da Tripodi nella provincia di Latina ad oggi sono accolti 2600 migranti, di cui 2200 sono richiedenti asilo. L’accoglienza viene effettuata in un totale di 129 centri, 51 dei quali (40%) sono gestiti dalla cooperativa Karibù, che gestisce 729 persone, 16 dalla Quadrifoglio, 15 ciascuna da altre quattro società (Gus, Arteinsieme, Ginestra e Astrolabio) e una ciascuna dalla Caritas di Latina e da quella di Gaeta. A breve, poi, è prevista l’apertura delle buste con le offerte per il nuovo bando che ha una base d’asta di ben 28 milioni di euro per la sola provincia di Latina. Davvero tanti soldi. 



Ho letto le dichiarazioni del consigliere Tripodi che arriva con un certo ritardo su questi temi oggetto di interrogazioni e risposte già un paio d’anni fa”. 
Carla Amici, sindaco di Roccagorga, rispedisce al mittente le accuse sulla gestione dei migranti nel Comune pontino avanzate dal capogruppo in Regione Lazio della Lega, Angelo Tripodi. Secondo la denuncia di Tripodi ci sono strane connessioni fra la sua Amministrazione e la cooperativa Karibù: l’Assessore ai Servizi sociali dipendente della cooperativa Karibù; il comandante dei Vigili avrebbe affittato dei locali di famiglia; il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune avrebbe messo a disposizione altri locali alla cooperativa. 
Tommaso Ciarmatore è dipendente della cooperativa Karibù da ben prima che diventasse assessore. Ciarmatore è un dirigente di comunità e per la cooperativa non lavora su Roccagorga”.
Tripodi fa riferimento anche ai fondi che arrivano al suo Comune: 535mila euro l’anno per un triennio.
Il progetto Sprar è partito nel 2004 quando io non ero neanche sindaco. Sono la bellezza di tredici anni che abbiamo questo progetto attivo e di cui siamo orgogliosi. È un vero progetto di integrazione e siamo stati presi a modello anche dall’Anci nazionale. L’utilizzo dei ragazzi rifugiati politici nei lavori di pubblica utilità, una delle ultime novità introdotte dal ministro Minniti, il mio Comune lo fa sin da quando io sono stata eletto sindaco (dal giugno 2009, ndr)”. 
Questo però non spiega come mai a Roccagorga arrivino così tanti soldi.
I controlli sono effettuati dal Ministero, dall’ufficio centrale dello Sprar, e sono controlli meticolosi che vengono fatti prima del trasferimento delle somme dal Ministero al Comune. Il Comune poi le deve girare a chi effettua il servizio ma, appunto, solo dopo aver ottenuto il via libera dell’Ufficio centrale ministeriale. Ci sono dei rapporti semestrali nei quali vengono riportate tutte le attività svolte. Mi lasci dire una cosa”.
Prego.
Qui siamo alla regressione della politica. La Lega ha fatto del problema migranti un campagna elettorale includendovi la paura. Il mio Comune è orgoglioso di ospitare questi ragazzi. Di queste interrogazioni ho già informato il prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, con la quale sono in stretto contatto. Il fenomeno migratorio non può essere fermato, non si ferma il vento con le mani e penso che lo Sprar dovrebbe essere attivato in ciascuno degli 8300 comuni italiani”.
In merito alla questione degli affitti di locali?
Essendo questo un paese di 4700 abitanti, può capitare. Le assicuro che sono tutte regolarmente denunciate, altrimenti lo Sprar non manderebbe un euro, con contratti tutti registrati all’agenzia delle entrate. Mi sembra che non ci sia nessun rapporto di scambio con la Cooperativa”.




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