Il caso mascherine fantasma continua ad agitare la politica regionale: lunedì il capo della protezione civile regionale, Carmelo Tulumello, sarà ascoltato in Commissione e ieri Francesca De Vito (M5S) ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Giunta, Nicola Zingaretti, per chiedere conto di una quantità di determine degli uffici per acquisti di mascherine, tute, occhiali, visiere, camici, respiratori, pompe. Un’elenco che somiglia a una specie di “shopping compulsivo”: 22 determine, 101 milioni spesi, con criteri difficili da comprendere. Si comprano mascherine chirurgiche, quelle FFP2 e FFP3 da fornitori diversi e con prezzi diversi. E se quasi sempre gli ordini sono nelle dimensioni del milione di pezzi, a volte ci si imbatte in comande da sole 5mila mascherine. Allo stato attuale - ma il numero è destinato ad aumentare dato che molte determine non sono ancora accessibili ai Consiglieri - la Regione ha acquistato poco più di 27 milioni di mascherine (quasi 13milioni di FFP2, un po’ più di 7 milioni di FFP3 e 7,3 milioni di chirurgiche) spendendo almeno 66 milioni di euro (due terzi della spesa totale fin qui documentabile).
Ci sono poi le incognite: al momento sarebbero stati acquistati solamente 150mila kit per tamponi, da un’unica società in due diverse riprese. Decisamente pochi per il fabbisogno dell’intera Regione. E nell’elenco ci sono almeno due determine per pagare, un altro milione e 300mila euro, il trasporto di merci da Shangai a Fiumicino con due diversi voli. Cosa effettivamente portassero non è indicato (c’è solo il numero dei colli, il volume e il peso) quindi non si può attribuire questa ulteriore spesa a uno specifico bene, mascherine o tute o chissà che altro.
Molte di queste forniture sono in ritardo: quasi tutte dovevano essere già completamente consegnate al magazzino regionale di via Bel Poggio, quello dove ieri il presidente Zingaretti si è recato annunciando come un grande successo l’avvenuta consegna di 9 milioni e 662mila mascherine. Un terzo o poco meno di quante dovrebbero già esserci e che poi, come spiega la De Vito: “vengono rimandate indietro. Dal Santo Spirito oggi hanno consegnato alcune chirurgiche rispedite al mittente perché non sicure. Noi chiediamo trasparenza. Qui si stanno spendendo decine e decine di milioni di euro e vogliamo avere la certezza di quel che compriamo e come lo compriamo. C’è un coordinamento con quanto compra il Governo? Con gli acquisti fatti dai direttori degli Ospedali?”.
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